Due messinesi tra gli ingegneri dell’Enea per le attività post sismiche in Emilia

Gli eventi sismici che il 20 e il 29 maggio hanno gravemente colpito l’Emilia hanno mobilitato in tutta Italia la comunità scientifica che si dedica allo studio dei fenomeni sismici e dell’impatto degli stessi sulle strutture e le infrastrutture. L’obiettivo è quello di fornire un supporto tecnico altamente specializzato alla Protezione Civile della Regione Emilia Romagna, al fine di valutare già dalla fase dell’emergenza i danni riscontrabili sul territorio e le priorità d’intervento, utili a consentire un quanto più possibile rapido ritorno alla normalità.

L’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), in particolare il centro ricerche di Bologna, ha messo subito a disposizione della Protezione Civile alcune squadre di professionisti per questo difficile compito, tra i quali due ingegneri dell’Ordine di Messina, Maria Anna Segreto e Alessandra Gugliandolo.

I tecnici dell’Enea sono stati da subito impegnati nella compilazione delle schede AeDES (Agibilità e Danno nell’Emergenza Sismica) per la verifica dell’agibilità delle abitazioni e delle attività commerciali e produttive, prevalentemente nei comuni di Bondeno, Cento, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, Vigarano Mainarda.

“Giunte sui luoghi, ci siamo interfacciate con i Centri Operativi Comunali (COC) – raccontano gli ingegneri Segreto e Gugliandolo – che raccolgono le istanze di verifica presentate dai cittadini che desiderano avere una perizia sulla propria abitazione o sulla propria attività commerciale. I tecnici dei COC, considerato il livello di competenza delle nostre squadre, ci hanno destinato all’attività di verifica approfondita di secondo livello, richiesta laddove la prima verifica speditiva (eseguita generalmente da personale volontario e Vigili del Fuoco) non era in grado di fornire un parere definitivo circa la residua qualità strutturale delle costruzioni in esame.”

Le strutture controllate in Emilia Romagna con sopralluoghi di valutazione dell’agibilità post-sismica (Scheda AeDES) sono oltre 30mila, mentre le verifiche speditive hanno superato quota 56mila.

“La verifica di agibilità è un’operazione estremamente complessa, da eseguire nel rispetto delle norme tecniche ma soprattutto con l’obiettivo di consentire alla popolazione, quando le condizioni di sicurezza lo consentono, un pronto rientro nelle proprie abitazioni o la ripresa delle attività. Talvolta l’adozione di opportuni provvedimenti di pronto intervento, come puntellamenti, sbadacchiature, cerchiature, consente di superare rapidamente e con costi contenuti eventuali situazioni di pericolo.”

Superata la fase di emergenza, il lavoro dei tecnici ENEA sta proseguendo, con il supporto agli uffici tecnici comunali, nella redazione dei piani di messa in sicurezza, di recupero, miglioramento e adeguamento sismico.