Bisignano replica a D’Amore: “Le colpe sono dei suoi referenti politici. La Provincia ha sempre fatto il suo dovere”

“Sono costretto per l’ennesima volta a rimarcare che quanto sostenuto da D’Amore, nella lettera inviata al presidente della Regione, Rosario Crocetta, non corrisponde al vero”. Così, l’assessore provinciale alle Partecipate, Michele Bisignano.

D’Amore aveva dichiarato che dalla data del suo insediamento, nel febbraio 2009, Comune e Provincia non avevano mai versato all’Ente Fiera le quote societarie (300mila euro circa) per ragioni di appartenenza politica (vedi correlato).

“Di fatto – prosegue l’assessore – la Provincia regionale di Messina non è più socia dell’Ente Fiera a decorrere dal dicembre 2011. Fino a quella data ha adempiuto perfettamente agli obblighi derivanti dalla propria partecipazione, anche durante la gestione del commissario D’Amore. Dal 2008 al 2011, abbiamo versato annualmente la quota societaria di 51.650 euro, per complessivi 206.600 euro. Somme integralmente o parzialmente pignorate da terzi, dalla Serit e da Equitalia”.

“Va precisato – continua Bisignano – che tali somme sono state pignorate per cause indipendenti dalla volontà della Provincia regionale. Per quanto sopra, appare maldestro e del tutto strumentale il tentativo fatto da D’Amore di addossare all’Ente Provincia il mancato rispetto degli impegni finanziari a causa, a suo dire, di strategie politiche finalizzate a creare difficoltà alla sua gestione. Difficoltà che invece sono state generate dai suoi referenti politici, che non lo hanno mai posto nelle condizioni di poter gestire con incisività l’Ente che gli è stato affidato, come viene testimoniato, peraltro, dalla drammatica situazione vissuta dai dipendenti dell’Ente stesso”.