Giardini Naxos. Giunta approva piano di razionalizzazione delle partecipate

L’obiettivo principale da raggiungere è quello di ridurre sensibilmente le società partecipate detenute dal Comune di Giardini Naxos allo scopo di assicurare il coordinamento della finanza, il contenimento della spesa, il buon andamento dell’azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato. E questo processo di razionalizzazione a Palazzo dei Naxioti doveva già essere attivato entro il 31 dicembre scorso. Ma tra mille rinvii e ritardi, la relazione tecnica riguardante il piano comunale per eliminare o sopprimere le società (come l’’Ato Me 4 e il Distretto Taormina-Etna) o le partecipazioni non indispensabili per il perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni, è stato approvato dalla Giunta soltanto giovedì scorso, quando i componenti l’Esecutivo si sono riuniti per dare l’ “ok” al programma di razionalizzazione. Un atto che ha avuto il “via libera” del primo cittadino Lo Turco, dell’assessore al Bilancio, Carmelo Villari, e del collega Antonello Rizzo, ad eccezione del vicesindaco Carmelo Giardina e di Sandra Sanfilippo, assenti. Il documento, proposto da Villari, mirerà ad aggregare anche società di servizi pubblici locali di rilevanza economica, contenendo i costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, ovvero riducendo le relative remunerazioni. Un progetto, portato avanti dal Governo Renzi, nell’ambito della spending review, che ha tutta l’intenzione di rendere più snello il lavoro proprie nelle società partecipate, in seguito all’approvazione del Governo centrale del cosiddetto “Piano Cottarelli”. Quest’ultimo è stato reso pubblico nell’agosto 2014 e sta puntando a giungere a risparmi lordi massimi di 34 miliardi di euro con l’aiuto di riforme strutturali. E proprio per questo motivo il Comune naxiota e il responsabile del procedimento, dottor Mario Cavallaro, si sono impegnati negli ultimi tempi al riguardo e trasmetteranno adesso la copia della delibera alla Corte dei Conti-Sezione di controllo di Palermo.

Enrico Scandurra