Rottamazione cartelle esattoriali: ecco cosa fare per chiudere i debiti

Rottamare le cartelle esattoriali degli ultimi 16 anni, chiudere i conti con lo Stato e cancellare more, sanzioni, interessi che accumulati nel tempo fanno gonfiare a dismisura le somme che i contribuenti non hanno versato per tasse o tributi.

Che cos'è la rottamazione delle cartelle? E’ la possibilità concessa dallo Stato, ai contribuenti, di poter richiedere la definizione agevolata dei debiti Equitalia, e nel caso siciliano con Riscossione Sicilia, notificati dal 2000 al 31 dicembre 2016, ma non pagati entro i consueti 60 giorni. Attraverso questa definizione agevolata, i contribuenti, le famiglie, le società, le imprese e i professionisti, hanno la possibilità di cancellare i propri debiti, pagando la cartella di pagamento senza interessi, sanzioni e more.

Anche i cittadini messinesi possono accedere a questa possibilità. Come ha spiegato nei giorni scorsi l’amministrazione comunale, è sufficiente rivolgersi direttamente agli sportelli di Riscossione Sicilia in via Ugo Bassi per potere usufruire delle agevolazioni previste dalla legge. I ruoli in questione sono quelli consegnati dal Comune di Messina all’agente di riscossione relativi al periodo compreso dall’1gennaio 2000 al 31 dicembre 2016, quindi chi sa di avere queste cartelle pendenti o chi volesse accertare la propria posizione può rivolgersi agli sportelli per verificare l’effettiva possibilità di chiedere la rottamazione.

Il termine per presentare la domanda era stata inizialmente fissato per il prossimo 31 marzo, ma è arrivata la proroga che lo ha fatto slittare al 21 aprile. Quindi c’è ancora quasi un mese per poter aderire a quello che è stato definito il “condono Equitalia”.

Quali cartelle si possono rottamare? Possono rottamarsi le cartelle che abbiano data compresa tra il 2000 e il 2016, nonché le multe stradali e il bollo auto, ma anche le notifiche di accertamento dell’Agenzia delle entrate su Irpef, Irap, Ires, contributi previdenziali e Inail, Iva, esclusa quella da import. Possibilità di adesione alla rottamazione anche delle pendenze verso le Casse di previdenza, a patto che si tratti di cartelle relative ai contributi dalle Casse stesse non versati. Si possono rottamare anche le cartelle per le quali si era ottenuta una rateizzazione, ma non può aderire alla sanatoria chi non è in regola con i pagamenti delle vecchie rate.

La rottamazione concede il beneficio fiscale per il quale il contribuente moroso è risollevato dal pagamento di sanzioni e interessi di mora.

Le rate nelle quali sarà possibile dilazionare l’importo complessivo agevolato sono 5.

Una sanatoria alla quale hanno aderito già oltre 400mila contribuenti italiani, allettati da risparmi che possono arrivare al 50% e oltre, visto che non si pagano nè interessi di mora, nè sanzioni.

Anche per i messinesi c’è tempo fino al 21 aprile.

Francesca Stornante