Lanci di pietre con il 72, la consigliera Feminò chiede un tavolo per la sicurezza dei viaggiatori

L’episodio di vandalismo ai danni di uno dei nuovi bus Atm, divenuto oggetto di un lancio di sassi durante la normale corsa di giovedì sera della linea 72 che dal Cavallotti raggiunge il villaggio di Salice, non è passato inosservato agli occhi della consigliera della VI Circoscrizione Giusi Feminò che ha deciso di scrivere al sindaco Renato Accorinti per chiedere di attuare al più presto misure di prevenzione adeguate a tutelare l’incolumità dei viaggiatori.

“Mi costa dover scrivere un’interpellanza nella quale si parli di sicurezza e di maggiore tutela dei cittadini viaggiatori perché certe vergogne non dovrebbero mai verificarsi, ma oggi il dovere delle istituzioni è quello che quantomeno episodi simili non si ripetano. Questo vile atto non è solo un vetro in frantumi, ma è un vetro in frantumi che avrebbe potuto causare feriti e non scrivo oltre per non esasperare i toni, è un vetro in frantumi che ha danneggiato un mezzo nuovo acquistato dall’Azienda Trasporti di Messina con i soldi pubblici: i soldi dei cittadini contribuenti”.

La consigliera punta a sottolineare che l’episodio non è circoscritto perché da anni in queste linee destinate alle periferie si registrano continui atti vandalici e di teppismo.

“Ad ogni stagione estiva infatti la linea 72 destinata al villaggi Salice, Marmora, Ortoliuzzo (Ponte Gallo) è letteralmente presa d’assalto da pessimi utenti che si recano nelle mete balneari del litorale tirrenico, innescando sui mezzi risse con i viaggiatori e durante il transito della linea in questione, all’interno del centro abitato quasi giornalmente scatenano panico, lanciando sulla strada oggetti contundenti recuperati occasionalmente e addirittura, e mi scuso per la brutalità, bottiglie e borse di plastica con all’interno urina, compromettendo la sicurezza degli abitanti, specie dei bambini che giocano negli spazi pubblici ma anche degli autisti e dei viaggiatori.

Nonostante negli anni siano stati chiesti interventi alle Istituzioni e alle Forze dell’Ordine, il fenomeno non è stato mai risolto, se non con un provvedimento a discapito dei cittadini viaggiatori, ovvero l’adozione di un capolinea non più a Ponte Gallo nel villaggio Ortoliuzzo, ma in Piazza Madonna di Lourdes a Salice, di fatto dimezzando il servizio ATM. Tale provvedimento tuttavia non rappresenta una soluzione ma solo un temporaneo palliativo, al contrario sarebbe stato più efficace un intervento congiunto, già proposto più volte ad ATM, Sindaco e Prefettura negli anni scorsi che preveda una “task force” tra forze dell’Ordine in borghese e verificatori ATM a bordo del mezzo , affinchè si possano eliminare o quanto meno diminuire significativamente questi pericolosi fenomeni”.

Per questi motivi la consigliera Feminò chiede al Sindaco la convocazione urgente di un tavolo operativo con la VI Circoscrizione, l’Assessorato alla viabilità, i vertici ATM e i Rappresentanti delle Forze dell’Ordine.