Omofobia a San Valentino. La denuncia di una ragazza

Il 14 febbraio è la data dedicata all’amore. È la sera delle cenette a lume di candela e delle coppie innamorate che decidono di ritagliarsi un angolo di romanticismo e di tranquillità. Solitamente ce lo immaginiamo così, San Valentino. Ma in un locale di Messina non si è celebrato l’amore, bensì un atto di omofobia. Ad una coppia di ragazze è stato richiesto di non scambiarsi effusioni amorose durante la cena per non turbare una bambina che sedeva con i suoi genitori nel tavolo di fronte al loro. Sottolineando che la richiesta non fosse dovuta al fatto che fossero una coppia gay, è stato ulteriormente proposto di cambiare sala per ovviare al problema. Le ragazze non hanno dato adito ad altre discussioni, hanno finito la cena e dopo aver pagato, hanno abbandonato il locale. Una delle ragazze si è servita della forza di Facebook per condividere la sua tristezza con il popolo di internet. Un atto di denuncia che, corredato dagli hashtag #LoveisLove #Stopomofobia, non ha tardato a dare i suoi risultati. Un’ampia condivisione della storia narrata dalla ragazza che dimostra come, per quanto ancora siano manifesti atti di questo genere nella nostra città, i messinesi non siano più disposti ad accettare l’arretratezza del concetto di “normalità” limitata al canone dell’eterosessualità.

Più volte nel corso della giornata, fino a sera, abbiamo provato a contattare il proprietario del locale per dare diritto di replica ma ci è stato detto che non era in sede. Abbiamo chiesto di essere richiamati ma non abbiamo ricevuto alcuna telefonata.