I consiglieri Guerrera e Restuccia chiedono le dimissioni dell’assessore Amata

Un’unica strada seguire, quella delle dimissioni, senza possibilità di appello. Ad indicarla all’assessore all’arredo Urbano, Elvira Amata, sono i consiglieri comunali Restuccia e Guerrera. La richiesta è contenuta nel’interrogazione inoltrata al primo cittadino e alla diretta interessata, considerata dai rappresentanti del civico consesso incapace di gestire le deleghe ricevute da Buzzanca. Una posizione sostenuta dal dettagliato resoconto che i consiglieri presentano nel documento, in cui vengono passate in rassegne le lacune che interessano il settore dell’arredo urbano: totale stato di abbandono, incuria delle aiuole e in generale del verde pubblico: «Una vergogna sotto gli occhi di tutti – scrivono – che danneggia l’intera comunità, esponendoci alla censure di turisti e forestieri».

La descrizione di Guerrera e Restuccia non trascura nessun particolare: ai bordi dei marciapiedi e nelle cunette di scolo acque piovane, crescono spontanee delle piante graminacee, che trovano alimento nel terriccio depositato nelle cunette. Terriccio che andrebbe tolto per eliminare il riformarsi dell’erba non sradicata dalla radice, che tra l’altro ostruisce il normale deflusso delle acque piovane che non vengono reggimentate negli appositi tombini, causando nel periodo di pioggia continui allagamenti delle carreggiate stradali, con gravi pericoli per i mezzi che le percorrono. Si passa poi alle aiuole: «dove fino a qualche tempo fa faceva bella mostra il prato inglese, oggi predominano erbacce che non sono state estirpate nel giusto periodo. I rami degli alberi si protendono fin quasi all’interno dei vani abitati degli appartamenti limitrofi. In vari punti della città i rami si sono staccati dal tronco e caduti al suolo per effetto della mancata potatura e dell’appesantimento delle fronde, che sono cresciute senza alcuna limitazione e che espongono l’albero a traumi continui e a sollecitazioni insopportabili, rappresentando un pericolo per la pubblica incolumità». Le siepi trasbordano fuori dalle aiuole e in alcuni casi ostruiscono le carreggiate stradali non permettendo una normale visibilità. Un lungo elenco di problemi che i consiglieri affermano trovare conferma nelle molteplici segnalazioni.

Ma le noti dolenti non sono finite. Perché se quanto appena detto riguarda la gestione delle normale attività di manutenzione non va meglio sul fronte delle iniziative « volte a garantire oltre al decoro, anche la sicurezza dei cittadini». Il riferimento dei consiglieri è soprattutto alle aree dismesse della Rfi, totalmente abbandonate e con una folta vegetazione che nel periodo estivo rappresenta un pericolo per incendi, vedi stazione di Camaro Superiore; e il tracciato ferroviario in disuso che attraversa il villaggio Santo, dove tra l’altro esiste un soprapassaggio alla strada comunale che limita l’altezza degli autoveicoli e non serve a niente e, tutto il rilevato del rione Gazzi, di cui la città si potrebbe appropriare creando ampi spazi per parcheggi e viabilità. Guerrera e Restuccia invitano dunque «l’Assessore all’Ambiente, Arredo Urbano e Progetti Speciali per le periferie, a spiegare ai cittadini, soprattutto a coloro i quali vivono appunto in periferia, i programmi dell’Amministrazione Comunale e i motivi per cui la città nell’insieme versa in uno stato di totale abbandono». Unitamente alle dimissioni i consiglieri chiedono anche che si faccia un resoconto sulla prossime iniziative da programmare per mettere una pezza alle “buche”, stavolta non stradali, sopra elencate. (E. De Pasquale)