Addiopizzo: “Felici per il gesto, ma indossare la nostra maglietta non cancella le delibere”

“E’ trascorsa un’era geologica dall’aggressione dell’anno scorso. Nel 2012 c’era un sindaco che non disse nulla, quest’anno c’è un sindaco che ha messo la nostra maglietta. Però c’è un ma…”. E’ Enrico Pistorino a spiegare per Addiopizzo i motivi del “ma”, legati ad un cambiamento in atto ma che deve continuare ed in modo più netto. Non è stato un caso l’aver convocato la conferenza stampa il 16 agosto, il giorno dopo la Vara, per evitare fraintendimenti e polemiche in un clima già arroventato. Conclusa la Processione, con il sindaco Accorinti che ha “guidato” tenendo la bandiera del capo Vara, indossando la maglietta Addiopizzo Messina, e restando per tutto il tempo sul ceppo al fianco dei componenti del Comitato, l’associazione ha voluto dire la sua unendo alle note positive anche le critiche ed i suggerimenti per il futuro. Sulla Vara 2013, lo ricordiamo, pesava l’ombra di quanto accaduto lo scorso anno,con l’aggressione da parte di componenti del Comitato ai giovani di Addiopizzo che stavano distribuendo volantini con la frase “Maria libera Messina dal pizzo e dalla mafia”. L’inchiesta si è conclusa nei mesi scorsi con i provvedimenti giudiziari nei confronti di Celona e Molonia.

“Abbiamo aspettato per dire la nostra- spiega Pistorino in conferenza stampa insieme ad Enrico Interdonato, Chiara Pistorino e Giorgia Celi- ma prima di ogni altra dichiarazione voglio fare una premessa: quanto accaduto l’anno scorso non è stato un malinteso, come qualcuno vorrebbe fare intendere, ma un reato. Per quanto riguarda questa edizione abbiamo notato che nelle ultime settimane la giunta è stata sottoposta ad un ricatto mediatico. Nessuno fin quando c’era il commissario Croce ha ricordato che c’era la Vara da organizzare. Non appena si è insediato Accorinti invece è scattata la fretta. Val la pena ricordare che lo scorso anno la giunta Buzzanca approvò la delibera relativa alla Vara il 31 luglio 2012. Non c’è stato alcun ritardo quindi quest’anno, anche se quest’anno si è pagato lo scotto di un’amministrazione giovane”.

I componenti di Addiopizzo sottolineano gli importanti cambiamenti apportati in un mese e mezzo, come ad esempio la maggiore trasparenza nella raccolta dei fondi e l’incremento registrato: l’anno scorso 30 mila euro di sponsorizzazioni, quest’anno 50 mila, nonché l’aver organizzato con sobrietà la Processione. Ma, appunto, ci sono i “ma” e Pistorino e gli esponenti di Addiopizzo vanno al cuore del problema.

“Siamo contenti che Accorinti abbia indossato la nostra maglietta, l’anno scorso il giorno dopo l’aggressione il sindaco Buzzanca non disse nulla. Ma una maglietta non cancella una delibera. Ci riferiamo al provvedimento di nomina del nuovo Comitato. Penso che la cosa più importante ieri sia stato il fatto che ha tenuto la bandiera del capo Vara. Ma non condividiamo, dal punto di vista etico l’aver nominato nel Comitato Vara due persone: Francesco Forami, che è tra gli indagati per l’aggressione del 2012 e Giovanni Celona, arrestato per tentata estorsione nel pestaggio agli steward in Fiera nel 2011. Non ci riferiamo al fatto che sia il figlio del Celona coinvolto nell’aggressione dell’anno scorso, ma al fatto che ha precedenti penali, con l’arresto per estorsione. A noi non interessa chi tira la Vara, perché è una testimonianza di fede,ma nel Comitato devono esserci persone di specchiata moralità. Appare strano poi che il regolamento varato dalla giunta per le designazioni negli Enti, società,Commissioni e comitati, e che prevede una serie di incompatibilità, tra le quali l’aver procedimenti giudiziari in corso, non valga per la Vara”.

Per Addiopizzo è più importante l’aspetto etico in una scelta così delicata, ribadendo comunque che non esiste alcuno scontro tra l’associazione e il Comitato o l’amministrazione. Sin dal primo giorno il Addiopizzo si è messo a disposizione della giunta in vista dell’organizzazione dell’evento, salvo poi venire a conoscenza delle nomine nel Comitato a delibera approvata e non avere avuto altre notizie fino all’invito a partecipare alla Messa del 14 pomeriggio.

Alle “critiche amorevoli”, come le definisce il sindaco, l’associazione unisce le proposte in vista dell’edizione 2014, accogliendo favorevolmente l’idea dell’assessore Todesco di creare un ufficio Vara operativo tutto l’anno.

“Restiamo in attesa della pubblicazione del resoconto delle spese sostenute quest’anno e nelle due precedenti edizioni. Per il futuro sarebbe auspicabile l’applicazione del regolamento sulle nomine emanato da Accorinti e la sigla di un protocollo operativo tra Comune, Arcidiocesi e Prefettura”.

L’intesa potrebbe prevedere un maggior coinvolgimento della Chiesa con la nomina diretta del Cappellano della Vara da parte dell’arcivescovo,la nomina di un Comitato Vara da rinnovarsi integralmente ogni anno e l’apertura del Comitato stesso ad esperti di organizzazione di “grandi eventi” e rappresentanti di associazioni di protezione, di volontariato e culturali. Tra le proposte la pubblicazione delle spese,delle sponsorizzazioni e dei fornitori di beni e servizi. Si dovrebbero poi applicare realmente alcune indicazioni della questura,come il rispetto dei limiti di età per i tiratori (tra i 18 e 65 anni) e l’evitare il taglio delle corde per portarne pezzi a casa, sostituendolo con la consegna di medaglietta.

“Dobbiamo valorizzare i tiratori, anche attraverso l’Albo e incontri o aggiornamenti. Quanto al taglio della corda a fine processione, sarebbe meglio,al di là dell’aspetto legato al risparmio, evitare la presenza di migliaia di persone armate con coltelli e forbici. Una medaglia o un attestato ai tiratori li renderebbe molto più orgogliosi della partecipazione”.

Rosaria Brancato