La mareggiata da scirocco accelera l’erosione costiera, “paura” a Galati e Contesse

Dopo la breve tempesta della notte scorsa ora, con la scaduta dello scirocco, è arrivato il turno delle mareggiate da onda lunga che da diverse ore flagellano l’intero litorale messinese, dalla zona falcata fino al tratto di costa fra Capo Taormina e Giardini Naxos. Queste onde di mare lungo in risalita dallo Ionio, ancora in burrasca a largo, tendono a rompersi lungo la costa messinese, determinando su questa una intensa erosione, con lo spostamento di un enorme quantità di sedimenti sabbiosi lungo tutto la linea di costa. La potenza del moto ondoso difatti riesce a muovere una gran quantità di sedimenti dai fondali che a secondo del gioco delle correnti tendono a spostarsi parallelamente all’orientamento della linea di costa, determinando conseguenti mutamenti morfologici del litorale. Specie nei tratti già severamente vulnerati negli anni scorsi.

In mattinata era possibile osservare una striscia di acque verdi e marroni davanti la costa che metteva in risalto questo fenomeno. I sedimenti di materiale solido in movimento sul mare indicano come l’erosione costiera sia particolarmente "invasivo" in buona parte della costa messinese, tanto che interi tratti di spiagge, in particolare nella zona sud della città, sono già stati inghiottiti dal mare, mentre in altri punti, dove questi sedimenti si ammassano, l’arenile registra una notevole avanzata. La mareggiata di oggi ha fatto sentire maggiormente i suoi effetti sul litorale fra Contesse e Pistunina, a nord della foce del torrente San Filippo, dove la spiaggetta di sabbia e ghiaia è ormai sparita ed il mare comincia a scavare fin sotto il muro della ferrovia. Mentre poco più a sud buona parte della sabbia trascinata dal litorale di Galati e di Mili ha di nuovo fatto il suo ingresso all’interno dell’approdo di Tremestieri, contribuendo a depositare nuovi banchi di sabbia che molto presto dovranno essere rimossi per rendere lo scalo operativo.

Daniele Ingemi