Cerreti: “Sulle indennità la Provincia rischia un danno di 1 milione di euro”

“L’antico detto tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino calza a pennello in una situazione che rischia di diventare un collasso per le casse di Palazzo dei Leoni”, così il capogruppo provinciale del Movimento Liberi Insieme Roberto Cerreti sintetizza il rischio che l’Ente sta per correre a causa di un’errata applicazione delle norme sulle indennità e che potrebbe costare oltre 1 milione di euro per risarcire i rappresentanti istituzionali interessati.

“In questo caso- aggiunge- devono essere Ricevuto ed i suoi uomini dell’ufficio finanziario a pagare per i loro errori e risarcire di tasca propria i rappresentanti istituzionali della provincia”.

Ad innescare la miccia che potrebbe portare ad un danno economico milionario è stata un’errata interpretazione da parte degli uffici finanziari di Palazzo dei Leoni della norma relativa alle indennità ed al trattamento economico dei soggetti istituzionali, quindi Consiglieri Provinciali, Assessori, Presidenti del Consiglio, i Presidenti della Provincia ed altre figure istituzionali che potrebbero avanzare richieste risarcitorie dal 1 gennaio 2007 ad oggi.

Anche la Regione potrebbe essere costretta a dover risarcire i commissari inviati nelle varie strutture di competenza regionale.

“ Con questa condotta discutibilissima viene esposto l’Ente ad un danno economico che supererà abbondantemente il milione di euro con l’ esposizione dell’Amministrazione a centinaia di ricorsi – prosegue il consigliere che ha già inoltrato richiesta di parere- Al Segretario Generale ho chiesto lumi sull’errata applicazione della finanziaria 2006 attuata in forma permanente dall’Ufficio sino al 2011, che ha comportato il calcolo errato delle spettanze dei rappresentanti istituzionali provinciali dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2011. Ho chiesto anche parere sulla determina a firma del ragioniere generale Antonino Calabrò, che nel recepire la normativa del 2008 che modifica il trattamento economico dei rappresentanti di Palazzo dei Leoni, gli dà attuazione sul territorio della “Repubblica Messinese” , solamente con decorrenza 1 gennaio 2012”.

In sostanza la finanziaria regionale del 2006 (e solo relativamente a quell’anno) decurtava le indennità del 10%. Gli uffici finanziari della Provincia invece hanno continuato ad applicare la riduzione delle indennità e, quando nel 2008 la nuova normativa ha ribadito il ripristino delle precedenti spettanze, gli uffici ne hanno dato applicazione soltanto 4 anni dopo, con decorrenza cioè dal gennaio del 2012. Una decisione che ha già spinto numerosi “ex” rappresentanti dell’Ente a chiedere le spettanze arretrate avviando procedure legali e giudiziarie

“Il risarcimento di tutte le spettanze arretrate- continua Cerreti- è un atto dovuto ed obbligato e a niente serviranno i balletti demagogici e populistici di chi, come in passato, farà finta di rinunziarvi per poi tacitamente incassare ciò che per diritto gli spetta. Per quel che mi riguarda dirotterò tutte le spettanze per la ristrutturazione di una Chiesa del messinese”.

L’esponente del Movimento Liberi Insieme allega quindi alla nota anche la richiesta di parere urgente inoltrata agli uffici con la quale ripercorre quanto accaduto a Palazzo dei Leoni dal 2006, con l’applicazione della norma transitoria e limitata al solo 2006 per la riduzione delle indennità. La Provincia invece ha mantenuto la decurtazione del 10% fino al 31 dicembre 2011.

Su questo aspetto è intervenuta sia la Corte dei Conti che ne ha ribadito la transitorietà, che la stessa Regione Sicilia nel 2008 con la finanziaria ed una successiva circolare dell’assessorato alle autonomie locali.

“Gli uffici di Palazzo dei Leoni si sono adeguati solo a decorrere dal gennaio 2012 esponendo quindi l’Ente ad una raffica di ricorsi e richieste di risarcimento da parte di tutti i rappresentanti istituzionali che dal 2007 ad oggi hanno ricoperto i diversi ruoli sul territorio provinciale, dai Consiglieri agli assessori, fino ai Commissari di Enti e consorzi”.

Rosaria Brancato