Dopo Vasco si tirano le somme: viabilità in tilt, ha funzionato invece il servizio bus dell’Atm

Non sono mancati i disagi e le lamentele. Ma tutto sommato gli errori di ieri possono servire per migliorare organizzazione e servizi per il prossimo super evento in programma tra una decina di giorni. Il concerto che ieri sera ha portato allo stadio San Filippo oltre 40 mila fan in visibilio per Vasco Rossi ha lasciato dietro di se tanta emozione ma anche qualche polemica. I disagi si sono registrati a fine concerto, quando una marea umana si è riversata all’esterno dello stadio e ha iniziato a camminare lungo il viale San Filippo per raggiungere mezzi, bus e parcheggi. Fisiologica la confusione, considerato il numero di persone che si sono mosse tutte nello stesso momento, ma auto sono rimaste in coda a lungo, in tanti sono rimasti paralizzati per oltre un’ora prima di riuscire a raggiungere la statale. Pochi i controlli nei punti nevralgici, soprattutto gli incroci, nullo il controllo sugli ambulanti che hanno occupato ogni centimetro di strada disponibile per vendere bibite, panini e salsicce e hanno costretto quel fiume di gente allo slalom tra furgoncini, banchetti e bancarelle.

Ha invece funzionato alla perfezione, tranne per qualche imprevisto proprio a fine concerto, il servizio di bus navetta messo in piedi dall’Atm. Ieri per tutta la giornata l’azienda di via La Farina ha dedicato un servizio speciale all’evento Vasco, con postazioni mobili di vendita ticket nei pressi degli imbarcaderi, della stazione e dei capolinea tranviari, biglietti ad hoc per il concerto, tram fino alle 2.30 del mattino e una serie di bus che dallo Zir hanno fatto la spola tutto il giorno per accompagnare i fan direttamente al San Filippo.

Il Direttore Giovanni Foti si è dichiarato orgoglioso per come ha funzionato la macchina messa in moto da Atm: “L’azienda c’è e i lavoratori hanno dimostrato grande impegno e serietà” ha dichiarato il numero uno di via La Farina che ieri h monitorato da vicino tutti i servizi e alle 2.30 è salito sull’ultimo bus rimasto vuoto perché ormai la gente era stata accompagnata tutta a destinazione.

Durante il corso della giornata i mezzi sono stati cadenzati in base ai flussi di arrivo dei fan, in base alle indicazioni fornite dalla Questura. L’Atm ha iniziato al mattino con 2 navette che con il passare delle ore sono diventate 5, poi 7, fino ai 22 bus che hanno lavorato a fine concerto.

Soddisfatto anche l’assessore Gaetano Cacciola che ha definito “sorprendente” il risultato centrato da Atm. Non ci sono ancora dati definitivi ma l’azienda municipalizzata ieri ha portato al concerto tra le cinquemila e le settemila persone. E di sicuro si replicherà il 18 luglio per Jovanotti, ovviamente migliorando ciò che ieri non ha funzionato al meglio. E nella speranza che dall’esperienza di ieri venga fuori anche una generale pianificazione della viabilità che non costringa la gente a impiegare ore ed ore per tornare a casa post concerto.

Sul fronte Atm non manca la nota critica arrivata dal sindacato Orsa che, in una lettera inviata all’azienda, ha contestato la mancanza di comunicazione sul piano di lavoro adottato per l’evento, lamentando disagi a causa di dinamiche organizzative che l’azienda ha deciso in modo unilaterale. I tre delegati aziendali che hanno firmato il documento scrivono di essere stati messi al corrente dei turni previsti per il concerto solo lo scorso sabato 4 luglio e che è mancata anche l’adeguata informazione sulla tipologia di lavoro da svolgere. Una diorganizzazione che secondo l’Orsa ha pesato nella resa dei servizi. “Non si giustifica un tale impiego di risorse per l’evento musicale se di contro è stato compromesso il normale servizio dovuto ai cittadini, nonostante le risorse economiche e le ore di lavoro straordinario utilizzate” ha scritto l’Orsa che adesso chiede che vengano ristabilite le corrette relazioni industriali, altrimenti è pronta ad utilizzare ogni strumento legale e sindacale utile a ristabilire il diritto di rappresentanza.

Non è esattamente d’accordo il direttore Giovanni Foti che, proprio nella pianificazione del lavoro dedicata al concerto, ha trovato grande risposta dai dipendenti dell’azienda e l’ok dei sindacati. Nonostante nei giorni scorsi fosse giunta da qualche frangia di lavoratori una richiesta di un pagamento extra per il servizio speciale organizzato per il concerto, richiesta bocciata subito da Foti che nell’organizzazione di ieri ha previsto turni e regolari straordinari secondo il contratto nazionale. E lo stesso, assicura Foti, accadrà anche per il prossimo concerto.

Francesca Stornante