Alcool e droga, ecco cosa ha ucciso la giovane Ilaria. Identificati i due giovani che erano con lei

Droga e alcool. Sarebbe questo il mix micidiale che ha stroncato la vita della giovanissima Ilaria Boemi, messinese di appena 16 anni, il cui cuore ha smesso di battere nella notte tra domenica e lunedì, sulla spiaggia del lungomare del Ringo. L’autopsia sul corpo della ragazza è terminata nella tarda mattinata di oggi, all’obitorio del Policlinico di Messina, e dai primissimi risultati è emerso che quella notte Ilaria avrebbe ingerito alcool e metanfetamina, un mix letale.

E’ così che iniziano a delinearsi, con sempre maggior chiarezza, le ultime ore di vita della giovanissima Ilaria, gli ultimi istanti di quella sera tragica e fatale. Per tutta la giornata di ieri, gli uomini della Squadra Mobile di Messina hanno ascoltato gli amici della ragazza, i conoscenti, i famigliari, mamma, papà. Gli inquirenti hanno scandagliato a fondo la vita di quella sedicenne che frequentava il liceo Ernesto Basile e che era conosciuta da tutti. Sono emerse le abitudini di Ilaria, il suo stile di vita, il suo giro di frequentazioni, l’ambiente in cui era nata, vissuta e cresciuta. Passo dopo passo, gli agenti hanno ricostruito le sue ultime giornate, dall’inizio alla tragica fine.

E’ probabile che quella domenica, Ilaria abbia passato la serata insieme a degli amici, prima in centro e poi verso un lidino della litoranea. Da lì, si sarebbe allontanata con due di loro, a piedi, passando lungo la spiaggia. Erano in tre e camminavano vicino al mare. Avrebbero superato il Circolo del Tennis e Vela, avrebbero oltrepassato la Chiesa del Ringo, per continuare ancora oltre. Intorno all’1, però, poco prima di arrivare all’altezza del distributore, Ilaria avrebbe iniziato ad accusare i primi malori. I due ragazzi che erano con lei avrebbero allora cercato qualcuno a cui chiedere aiuto. Ecco un passante, si fiondano, urlano che la loro amica è in spiaggia e sta male. La chiamata al 118 parte immediatamente, così come la corsa dell’ambulanza. I soccorsi arrivano, ma il cuore di Ilaria smette di battere poco dopo. Nel frattempo le sirene annunciano anche l’avvicinarsi della pattuglia delle Volanti, ma quando i poliziotti mettono piede sulla spiaggia, delle due persone che erano con Ilaria non c’è più traccia. La sedicenne viene dichiarata morta per arresto cardiaco. In quel momento, quel corpo senza vita non ha neanche un nome. Non ci sono documenti né altro che possa condurre alla sua identificazione, solo una descrizione fisica che ben presto viene diramata a tutta la città. La salma di Ilaria, dopo un primo esame esterno, viene così portata all’obitorio del Policlinico. E’ lì che, il mattino dopo, si recheranno sia la madre che il padre per riconoscere il volto della loro bambina.

Il lavoro dei poliziotti non si è fermato un istante da quella notte, nel tentativo di rintracciare le persone che erano con Ilaria. I due ragazzi, un maggiorenne ed una minorenne, sono stati identificati ed ascoltati questo pomeriggio come persone informate sui fatti. Avrebbero dichiarato di essersi allontanati per paura di rimanere coinvolti, ma anche che non sono stati loro a dare la droga alla loro amica.

Le indagini continuano per cercare di fare ancora più luce sul perché la vita di una "bambina" di 16 anni, nel fior fiore della gioventù, sia terminata così, in una notte d’estate, nel silenzio e nella solitudine di una spiaggia, per un mix letale di droga e alcool. Bisognerà capire chi le ha dato la sostanza, quando l’ha presa, in quali quantità, se al momento dell'assunzione era sola o con gli amici, se ci sono delle responsabilità. Anche se, adesso, è soltanto il momento del silenzio. Il corpo di Ilaria è stato già riconsegnato ai famigliari ed i suoi funerali si svolgeranno domattina alle 10 nella Chiesa cristiana aventista di via XXIV maggio.

Veronica Crocitti

Ultimo aggiornamento ore 18.00