Sono sbarcati dopo le 14 le 886 persone soccorse nel Canale di Sicilia la vigilia di Natale. La nave Etna della Marina Militare è attraccata al molo Colapesce e ha sbarcato i migranti partiti dalle coste nord africane su tre barconi, soccorsi da altri due mezzi della Marina oltre l'Etna, la Driade e la Orione, insieme a due mercantili. A bordo erano già stati individuati quattro cadaveri, mentre un altro corpo senza vita è stato trasferito sulla nave che, sempre stamani, sbarcherà 400 persone a Pozzallo.
A bordo è già stato isolato e traferito un giovane con sintomi sospetti di malaria e Tbc. Le autorità assicurano di aver effettuato la profilassi a bordo, prima delle operazioni di trasferimento, e che il resto dei migranti è in buona salute. A terra, ad attenderli, c'erano Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia Costiera), nonché dei Vigili del Fuoco, dell’ASP 5 di Messina, dell’USMAF, della Croce Rossa, dell’Ente gestore dei centri d’accoglienza e dell’associazione “Misericordia”. Tutti gestiti dal coordinamento della Prefettura.
Tra i profughi giunti oggi in città c'era anche un neonato di poche ore. La madre, nigeriana, ha partorito a bordo della Etna, poco prima di arrivare a Messina. E' stato battezzato sul molo, col nome Destiny Salvatore, ed a fagli da madrina è stata una militare della Marima, quella che ha tratto in salvo la madre, assistendola poi durante il parto.
Alessandra Serio
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