I riflettori sul Teatro Vittorio Emanuele la consigliera comunale Nina Lo Presti li ha accesi da tempo, ponendosi e ponendo, una serie di domande accorte e dettagliate. Ha scritto al sindaco Accorinti ed ha atteso pazientemente le risposte, che sono arrivate senza però chiarire gli aspetti più ostici delle questioni. Così Nina Lo Presti, che della trasparenza ha fatto un cavallo di battaglia alla stregua del sindaco in campagna elettorale, ha cambiato destinatario: ed ha scritto all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) al Ministro degli Interni (Dipartimento affari interni e territoriali) al Prefetto di Messina e all’assessore regionale turismo sport e spettacolo.
Di fatto nell’esposto non ci sono fatti “nuovi” ed è un resoconto di quanto accaduto finora, semplicemente cambiano gli interlocutori ai quali la Presti ha deciso di spiegare perché sarebbe opportuno “alzare il sipario” su alcune vicende.
La prima interrogazione presentata dalla consigliera comunale del Gruppo misto risale al 30 luglio ed è indirizzata al sindaco. Nella nota si ponevano interrogativi “circa la legittimità delle deliberazioni del 08/07/2014 del C.d.A del Teatro Vittorio Emanuele che affidava incarico di due anni, con possibilità di rinnovo per la Direzione artistica sezione prosa a Ninni Bruschetta corrispondendo un emolumento pari a euro 32.000,00 lordi e sezione musica a Giovanni Renzo con emolumento pari a euro 32.000,00 lordi. Le deliberazioni di cui sopra potrebbero essere state approvate in difformità alle condizioni di cui all’Avviso pubblico del 03/12/2013 con cui l’Ente rendeva nota l’intenzione di acquisire manifestazione di interesse per la nomina a titolo gratuito a Direttore artistico della sezione Musica e della sezione Prosa”. Con quell’avviso pubblico, peraltro finito al centro di polemiche (vedi articolo correlato) gli interessati, con adeguato curriculum artistico e professionale e in possesso di specifica esperienza di direzione artistica e di prosa, avrebbero dovuto inoltrare all’Ente entro il 16 dicembre 2013. La Lo Presti ricorda che le motivazioni che hanno spinto ad un tale avviso erano collegate alla grave situazione economica e finanziaria dell’Ente che infatti nel bando scriveva: “considerata la complessa situazione finanziaria, amministrativa e gestionale in cui versa, registrata l’assenza di figure professionali dirigenziali nei settori di attività indicati, considerata la necessità di superare le diverse criticità (..) di poter offrire un contributo al mantenimento ed al rilancio dell’offerta culturale dell’Ente”. Nel dicembre 2013 non era ancora stato nominato il Cda e le decisioni venivano prese dal presidente Puglisi e dal commissario Cultrone. Di lì a poco, proprio per la situazione economica gravata anche dal taglio dei contributi regionali l’Ente, il 29 gennaio 2014 chiese all’assessore regionale Stancheris una deroga a quanto previsto dall’art. 136 della legge finanziaria 2004 Regione Sicilia (destinazione di una quota pari al 20% del contributo in favore dell’E.A.R. Teatro di Messina alla stabilizzazione dell’orchestra), in quanto l’applicazione della normativa avrebbe impedito di sostenere i costi fissi e di poter procedere alla programmazione. Deroghe che negli anni precedenti erano state richieste anche dagli altri vertici. Il 15 ottobre 2014 la consigliera scrive una seconda interrogazione, sempre al sindaco, questa volta chiedendo lumi sulla possibile condizione d’incompatibilità o inconferibilità del presidente Maurizio Puglisi, che è anche presidente di quell’Associazione Nutrimenti Terrestri della quale fa parte, come socio Ninni Bruschetta, direttore artistico del Teatro.
“Nell’interrogazione del 15 ottobre- si legge nell’esposto- si chiedeva se fossero state disposte le dovute verifiche sul rispetto degli obblighi previsti dalle normative di riferimento in materia di incompatibilità e inconferibilità degli incarichi pubblici per il doppio incarico ricoperto dal dott. Puglisi nella sua qualità di Presidente dell’Ente Autonomo Regionale Teatro Vittorio Emanuele, nominato con Determina sindacale n.13/75 del 30/08/2013 e di Presidente dell’Associazione “Nutrimenti Terrestri” registrata con forma giuridica di associazione di impresa come risulta da certificazione della Camera di Commercio del 25/09/2014 nella quale il Puglisi risulterebbe ricoprire la carica di Presidente dal 15 ottobre 1998 a tutt’oggi, salvo diverse modifiche intervenute successivamente alla data in cui viene fornita la risposta all’interrogazione (novembre 2014) del Sig. Sindaco di Messina”. Nella nota la Lo Presti sottolinea che l’associazione “Nutrimenti Terrestri” esercita l’attività di produzione di films didattici, culturali, sportivi e giornalistici, distribuzione e sviluppo del cinema e dello spettacolo e che l’E.A.R. Teatro esplica la propria prioritaria attività, nei settori della musica, lirica balletto, prosa, e inoltre nei settori della formazione, cinema, attività espositive, conservative, convegnisti che, editoriali e di altri generi di spettacoli.Nell’esposto sono compresi gli allegati che riguardano le singole vicende.
Accorinti risponde alla Lo Presti a novembre 2014, quattro mesi dopo la prima interrogazione. “ Il contenuto della risposta- si legge nell’esposto della consigliera- non fuga del tutto i diversi dubbi di legittimità sorti circa il percorso intrapreso dall’Ente, in quanto l’Avviso per la presentazione delle manifestazioni di interesse non è mai stato revocato, né è stata fornita alcuna motivazione sulla scelta di procedere alla nomina dei due Direttori Artistici attraverso una procedura diversa da quella pubblicizzata, a coloro che vi hanno partecipato”.
In verità su quell’avviso non si è saputo più nulla neanche in merito alle altre figure professionali che venivano richieste sempre a titolo gratuito, compresi avvocati, commercialisti etc. e non sappiamo se strada facendo, così come per i direttori artistici si sia provveduto in modo diverso anche per le altre categorie.
Nella risposta alla prima interrogazione il primo cittadino sostiene che a prendere la decisione dell’avviso pubblico per la partecipazione a titolo gratuito sarebbe stato il commissario Cultrone in splendida solitudine: “autonomamente ha emanato l’avviso” in qualità di commissario, sostituendosi sia al Cda che al Presidente stesso (che comunque era insediato sin da agosto) decisione che, scrive sempre il sindaco “non è stata condivisa dal presidente Puglisi sulla scorta di quanto stabilito sia dalla legge istitutiva dell’Ente sia dallo Statuto. Inoltre nell’avviso pubblico nessun riferimento veniva fatto alle difficoltà economiche dell’Ente”. A onor di cronaca in quei giorni dopo le polemiche legate all’avviso “cercasi direttore gratis”, il presidente Puglisi alle domande dei giornalisti non palesò mai la contrarietà della decisione di Cultrone che invece avallò ( e del resto era sempre il Presidente). Quanto alle difficoltà economiche sono citate chiaramente nell’avviso ed era anzi la motivazione principe della gratuità della richiesta di prestazione professionale.
Quanto alla seconda risposta di Accorinti sulla vicenda dell’incompatibilità del presidente Puglisi: “Non risultano incompatibilità- scrive Accorinti- per l’affidamento di incarichi pubblici a chi fa parte di associazione culturale privata senza fine di lucro anche se legale rappresentante. In particolare il dottor Puglisi non ricopre la carica di legale rappresentante dal 2002 e la visura camerale che porta ancora il suo nome in tale carica, come riferito dallo stesso non è mai stata aggiornata per problemi tecnici. Ma la circostanza è rilevabile da altri atti dell’associazione dai quali si evince che il legale rappresentante è un’altra persona.”
Il sindaco spiega poi che è stata proprio l’esperienza acquisita con Nutrimenti Terrestri a rendere Puglisi il candidato ideale per la presidenza “abbiamo scelto un uomo di Teatro che del Teatro ha fatto la sua vita”. Ed aggiunge “per evitare qualsiasi conflitto il regolamento sul conferimento degli incarichi professionali approvato di recente dal Cda ha stabilito una totale incompatibilità tra l’affidamento di incarichi di qualsiasi natura e la carica di amministratore dell’Ente”. Resta il fatto che Presidente e Direttore artistico del Teatro Vittorio Emanuele sono componenti della stessa Associazione culturale. Infine, alla domanda sul perché non fosse stato depositato il curriculum di Puglisi, anche in questo caso Accorinti risponde che “c’è stato un mero errore materiale” e sarà depositato quanto prima.
Ma l’esposto non si conclude qui, perché la parte finale Nina Lo Presti la riserva al caso del sovrintendente Antonino Saija (vedi articolo correlato)
“L’Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo ha nominato il 9 giugno 2014 il sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele, su designazione del CdA dell’Ente, il dott. Antonino Saija, che già ricopriva il ruolo di Presidente del Nucleo di Valutazione della Provincia regionale di Messina (nomina del 19 dicembre 2013) oltre che di Presidente del Nucleo di Valutazione dell’Ato 3 idrico di Messina. Il T.U.EE.LL. prevede che i componenti degli organi tecnici non possono assumere incarichi o consulenze presso l’ente locale o presso istituzioni dipendenti o sottoposti al controllo o vigilanza dello stesso; che parrebbero violate le disposizioni ed i criteri sanciti dall’A.N.AC. nell’individuazione dei componenti del Nucleo di Valutazione della Provincia Regionale di Messina; che appare amministrativamente imprudente ed in antitesi con i presupposti normativi del Testo Unico richiamati in premessa, che il Sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele coincida con chi è a capo del Nucleo di Valutazione della Provincia Regionale, che a palese dimostrazione del controllo esercitato, esprime ben due componenti all’interno del CDA del Teatro (Giovanni Moschella e il vicepresidente Daniele Macris)”.
Alla luce di tutte queste considerazioni Nina Lo Presti chiede all’Anac, al Ministro, al prefetto, all’assessore regionale al turismo sport e spettacolo: “di avviare una verifica, in quanto i comportamenti assunti dai soggetti di cui sopra potrebbero essere in aperto contrasto alle disposizioni normative vigenti in materia. Per tali motivi, CHIEDO a codeste Autorità, ognuna per la propria competenza, di verificare la situazione rappresentata dalla sottoscritta, al fine di emettere eventuali provvedimenti che si riterranno opportuni in modo da garantire il rispetto delle leggi e delle normative vigenti”.
E sul Vittorio Emanuele arriva una nuova bufera.
Rosaria Brancato