Giubileo ed apertura Porta Santa: intensificati i controlli della Digos

Era considerato pericoloso per la sicurezza pubblica Khribech Yassin, cittadino marocchino di 29 anni, che ieri è stato accompagnato al Centro di Identificazione ed Espulsione di Trapani, in attesa di esser allontanato dal territorio italiano e rimpatriato.
Una vicenda, quella del 29enne, che per sette giorni ha tenuto alta l’attenzione dei poliziotti della Questura di Messina, impegnati, proprio nelle ultime settimane, in specifiche attività di controllo dopo le stragi di Parigi.
A pochi giorni di distanza dall’inizio del Santo Giubileo, e dall’apertura della Porta Santa del Duomo di Messina (ieri anche quella di Taormina), gli agenti della Digos hanno effettuato decine di perquisizioni ed analizzato la posizione di svariati cittadini stranieri.
L’attenzione, in questo Natale, è altissima. La vicenda di Khribech Yassin è soltanto una delle numerose che giornalmente passano nelle mani di agenti e inquirenti. Arrestato ad Alcamo, nel maggio del 2014, per furto in abitazione, il ragazzo era stato prima accolto in una casa di accoglienza di Giardini Naxos (dove avrebbe dovuto scontare la pena agli arresti domiciliari) e poi, violati gli obblighi, trasferito a Gazzi. E’ lì che ha trascorso gli ultimi mesi, finché non è stato raggiunto da un decreto di espulsione del Prefetto di Messina e, contestualmente, da un ordine del Questore di abbandonare il territorio nazionale entro sette giorni. Sette giorni in cui il ragazzo è stato costantemente monitorato dalla Polizia finché, invece di rientrare in Patria, è stato ritrovato a Savoca e bloccato. (Veronica Crocitti)