I residenti di Tono e Mortelle da anni senz’acqua potabile. Nota di Gioveni

Da anni sono senz'acqua potabile eppure l'amministrazione Accorinti non ha dato finora alcuna risposta. E' quanto rileva in una nota il consigliere comunale Libero Gioveni in merito alla situazione delle famiglie delle zone di Tono e Mortelle.

La condotta c'è ma a mancare è l'acqua potabile: "Seppur sembri incredibile e paradossale che nel 2018 vi siano ancora tantissime famiglie messinesi che non godano dell'acqua "pubblica" e soprattutto di un'acqua "potabile" – spiega Gioveni che sull'argomento aveva presentato in passato diverse interrogazioni – oppure che esistano ancora zone del nostro territorio sprovviste di opere urbanizzazione, di fatto nella nostra città tutto questo è ancora una triste realtà! Si tratta, appunto, di tutte quelle famiglie residenti a ridosso della S.S. 113 nel tratto compreso fra Tono e Mortelle dove già da almeno 5 anni erano in corso i lavori di costruzione e posa di una nuova condotta idrica che sarebbe dovuta servire e agganciare tantissime nuove utenze che da decenni prelevano acqua “non potabile” grazie a delle trivelle e che, per altro, disponendo queste famiglie di pozzi neri, sono sprovviste anche di una regolare rete fognaria!"

Il progetto redatto nell'anno 2005 ed inserito nel piano triennale delle opere pubbliche i cui costi sono poi lievitati a 2 milioni e 800 mila euro, aveva già prodotto la posa della rete già a partire dal Km. 14,835 ma che si è fermata già da tempo in corrispondenza del Km. 13,000 circa (all'altezza più o meno del lido "Spiaggia d'oro"). A preoccupare il consigliere oltre al fermo dei lavori è il fatto che finora non siano arrivate spiegazioni anche in merito all'impegno della società, in attesa di completare tutto il tratto del progetto Tono-Mortelle, di iniziare la distribuzione dell'acqua nel tratto già completato, a fronte del ricambiato impegno, già assunto da parte delle famiglie interessate che avevano presentato regolare
istanza, di stipulare i contratti per l'allaccio alle colonnine.

Gioveni nell'evidenziare che l'attesa sta ormai diventando eterna chiede risposte sia al Comune che all'Amam