Politica

Europee, sliding doors a Forza Italia: esce Genovese, entra De Luca?

Tra addii e benvenuto, ed un occhio ai sondaggi, il centro destra si prepara alle Europee.

Musumeci ha già dichiarato ufficialmente che Diventerà Bellissima, e non poteva essere altrimenti con una maggioranza ballerina all’Ars, sarà neutrale, per non compromettere la tenuta del governo regionale.

In Forza Italia c’è aria di cambiamenti.

A quanto pare da tempo Genovese è pronto a dire addio. I rapporti con il coordinatore regionale Miccichè si sono incrinati da tempo, sin dalle Politiche dello scorso anno, quando il presidente dell’Ars alzò bandierina rossa ai candidati dell’ex sindaco di Messina (il cognato Rinaldi e l’uscente Maria Tindara Gullo). Frizioni che hanno avuto ripercussioni all’Ars con Luigi Genovese pronto ad agire di conseguenza.

Ci sono stati incontri con il governatore e quasi sicuramente l’area Genovese si “peserà” alle Europee su un candidato ma l’addio agli azzurri, è questione di giorni.

Ma c’è chi è pronto a puntare sulle “praterie” per quanto estremamente limitate in un partito in discesa alle urne e nei sondaggi, è il sindaco De Luca, privo di “sostegno” partitico alle spalle sia a Roma che a Palermo.

In discussione c’è un’alleanza per le Europee con una candidatura, con ogni probabilità una donna per via della doppia preferenza, in modo da misurare l’effettivo peso del primo cittadino. Il nome dovrebbe essere quello di Dafne Musolino.

Da settimane si lavora all’intesa e le conseguenze sono “tangibili” in particolare con la presenza, anche in termini concreti, dell’assessore regionale Falcone e della deputazione azzurra. Già Tommaso Calderone al ballottaggio “preferì” De Luca a Bramanti e la stessa Matilde Siracusano, poche ore dopo la vittoria del sindaco, si lasciò andare a commenti favorevoli. Ma la sintonia è anche con Urania Papatheu.