Operazione Case Fantasma, Giovanni Cucuzzella si difende

Aperti e terminati nel giro di poche ore gli interrogatori delle 6 persone coinvolte nell’operazione Case Fantasma, l’inchiesta della Tenenza di Taormina della Guardia di Finanza sulla presunta evasione fiscale delle aziende dei Cucuzzella, gli imprenditori di Sant’Alessio Siculo ormai attivi in tutta la provincia. Convocati ieri a Palazzo di Giustizia per l’interrogatorio di garanzia, Salvatore Cucuzzella, 32 anni, ha scelto di fare scena muta, avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Ha deciso invece di parlare, Giovanni Cucuzzella (40) il più grande dei fratelli che conducono l’attività avviata a suo tempo dal padre. Giovanni, difeso dall’avvocato Salvatore Silvestro, ha risposto a tutte le domande rivoltegli dal GIP Monica Marino, e ha respinto le accuse di aver adoperato prestanomi. Giovanni Cocuzzella attende ora la decisione del Gip Marino, che potrebbe confermare o revocare il provvedimento di arresto ai domiciliari disposto per i tre qualche giorno fa. C’è proprio Giovanni al centro degli accertamenti delle Fiamme Gialle: sono le sue conversazioni in particolare, intercettate dai finanzieri, ad aver convinto gli investigatori che dietro una serie di società c’era sempre e soltanto lui, malgrado fossero intestate a soggetti diversi.

L’analisi della documentazione societaria e contabile ha confermato l’ipotesi, che ora va al vaglio dei giudici. Davanti al Giudice per le indagini preliminari sono comparsi ieri mattina anche Gioacchino Scattareggia (52) e Giuseppe Lo Giudice (39) anni, infine Anna Scattareggia, sorella di Gioacchino. Anche i due fratelli, difesi dagli avvocati Adriana La Manna e Sebastiano Campanella, hanno deciso di rispondere.

La donna in particolare ha spiegato di essere totalmente estranea ai fatti perché di fatto non ha mai partecipato alle attività dell’azienda. I due fratelli Cucuzzella, Gioacchino Scattareggia e Giuseppe Lo Guidice sono andati ai domiciliari. Anna e Giuseppe Scattareggia, invece, non possono partecipare all’attività imprenditoriale per un anno. Alessandra Serio