“Life in Milazzo 2014”, le prime mostre al Castelli

Nella ricca programmazione di “Life in Milazzo 2014” grande spazio è stato dedicato dall’assessorato al turismo alle mostre che negli anni scorsi hanno riscosso tanti apprezzamenti. Appuntamenti quasi settimanali al Mastio per far conoscere professionisti della fotografia e dell’arte e al tempo stesso far apprezzare i beni culturali che li ospitano.
Il 2 agosto sarà inaugurata l’esposizione “Parole mancate” di Giusy Giorgianni che intende dimostrare come la comunicazione più profonda segua numerose vie, giungendo attraverso quella che potrebbe sembrare un’incompiutezza a una visione nuova della realtà, ottenuta attraverso l’introspezione e il gioco. L’esposizione vuole scalfire i muri di omertà e disconoscenza eretti intorno al fenomeno dell’autismo. Sarà visitabile sino al 31 agosto.
“Ali sulla Sicilia”, (3-16 agosto) è invece una “personale” fotografica di Pierluigi Vinci inserita nel cartellone espositivo dell’Associazione “Io ti Invito…”. Trenta scatti per parlare allo spettatore con una lingua diversa, priva delle costruzioni verbali usate dalle consuetudini umane. Vinci ha scelto di focalizzare su questi piccoli abitanti dell’ecosistema il proprio centro d’indagine, catturando con lo sguardo attento della fotocamera la fluida grazia del volo, la vivacità degli sguardi e la sicurezza dei gesti. La Sicilia, e Milazzo in particolare, fa da scenario alle azioni degli animali ritratti, in un’interazione con i soggetti che tralascia la naturale ostilità per divenire natura accogliente.
Sempre dal 3 al 16 agosto avrà luogo presso il Mastio del Castello la personale di fotografia “Incontro verticale”, di Rosanna Foti. Come si evince dal titolo, “Incontrovertibile” è il punto d’incontro dell’autrice con se stessa e con il mondo visti attraverso il loro riflesso. Anziché affidarsi a un’illusoria concretezza, Rosanna sceglie di confrontarsi con la sua figura complementare, Rosama, che la rispecchia e al contempo ne riflette l’opposto, ponendo in risalto le parti d’ombra che sarebbero sfuggite a uno sguardo poco avvezzo a ricercare l’alterità. Nei 45 scatti proposti appare evidente la spasmodica ricerca dell’alterità che conferma l’essenza conosciuta e la completa con la sua visuale deformante, indagine che troverà un punto di arresto finale con l’incontro-rivelazione, segno che il percorso di formazione sta giungendo a maturazione in forme non ancora interamente determinabili.
In Marina Garibaldi invece fino al 3 agosto animazione con gli spettacoli itineranti di Patesciò, artista di strada che ha conquistato le piazze italiane con i suoi numeri di mimo e da clown, combinando l’allegria e il gioco in un intrattenimento per tutti.
Gli spettatori saranno coinvolti in una performance interattiva, che combina la magia con il sorriso, la lucida perfezione delle bolle giganti all’imprevedibilità delle situazioni mimate dalla talentuosa artista. Una specialità che sarà possibile ammirare è quella del “Teatro di figura”, arte che utilizza burattini, pupazzi, ombre o oggetti come protagonisti di una messa in scena affidata all’immediatezza dell’immagine, in un crescendo sensoriale che non perde mai il suo fascino.
Quello di Patesciò è un esempio di come le esibizioni degli artisti di strada possano costituire un arricchimento culturale collettivo, mantenendo viva la tradizione dell’intrattenimento e coniugandola con l’immediatezza di un’esibizione che si fonda sullo stretto rapporto creatosi con il pubblico, coprotagonista dei momenti proposti.