La cittadella fieristica tra presente e futuro. Un’area da valorizzare tutto l’anno

Prima Archinotte, poi il Sea Jazz Festival, adesso il Festival del Gusto Mediterraneo. Proseguono gli appuntamenti all’interno della cittadella fieristica, che stanno riscuotendo un buon successo di pubblico. I messinesi sembrano apprezzare la stagione di eventi che apre il nuovo corso dell’area. Nessuno, ormai, rimpiange più la “perdita” della Fiera Campionaria, diventata negli ultimi anni niente più che un mercatino quindicinale.

E il “delitto” più grande, più che il “mercatino”, era la chiusura del quartiere fieristico nei restanti 350 giorni dell’anno. Un’area preziosa della città, vasta e sul mare, deve essere sempre a disposizione dei cittadini. E’ ciò che accade dal 19 aprile di quest’anno, con la speranza che questo percorso non venga interrotto.

Se ne riparlerà a settembre, al termine della stagione estiva, quando l’Autorità Portuale e il Comune si siederanno ad un tavolo per valutare il futuro. Gli interventi di restyling non si fermeranno ma bisognerà capire come valorizzare al meglio l’intero complesso.

Alcuni interventi sono stati già eseguiti negli ultimi mesi. E’ stata abbattuta la copertura in ferro al centro del viale, così come il padiglione attiguo, al posto del quale è stata realizzata un’aiuola col simbolo della città di Messina. Sono state collocate diverse panchine, decorate dagli architetti in occasione di Archinotte. E’ stato poi demolito anche l’ex parco gastronomico ed è “ricomparso” uno splendido angolo dello Stretto.

Entro la fine dell’anno andrà in appalto il recupero del portale e un altro elemento che potrebbe giocare a favore della rivalutazione dell’area è il trasferimento della sede dell’Autorità Portuale, attualmente in via Vittorio Emanuele su due piani, di cui uno in affitto. Altri interventi di restauro andranno effettuati sui padiglioni storici mentre la Soprintendenza ha tracciato un quadro dei manufatti che non hanno alcun valore architettonico e potranno essere abbattuti.

L’obiettivo, poi, è anche quello di eliminare tutte le cancellate che delimitano il quartiere fieristico e che un tempo servivano ad impedire l’accesso in Fiera senza aver pagato il biglietto. Limitazioni che adesso non hanno più motivo di esistere. A partire dalla recinzione “orsogril” che consente una visione del mare solo “a quadretti”. Andrà sostituita con una ringhiera simile a quella della “passeggiata a mare” o a quella della vicina area dell’”Irrera a mare”. Poter rivedere il mare senza davanti alcun ostacolo artificiale sarà già una piccola e bella “conquista”. Stesso discorso per i cancelli del portale, la cui eliminazione simboleggerà la fine dello “stacco” tra i due tratti di lungomare esistenti. Piccoli passaggi necessari per far sentire propria, ai messinesi, un’area che per troppi anni è stata negata.

(Marco Ipsale) – Foto Martha Micali