Piazza dell’arte: la “festa di primavera” dell’Ateneo messinese. VIDEO

Mostre fotografiche, laboratori di pittura, giocoleria, teatro, le speaker della radio universitaria, esibizioni di musicisti ed artisti di vario genere; tutto questo in una sola parola: "Piazza dell'Arte". L'evento, organizzato dai giovani ragazzi dell'associazione universitaria Morgana, in collaborazione con l'associazione Terra Nostra e con la Consulta provinciale degli studenti di Messina, è arrivato già al quinto anno di vita, riscuotendo tra i giovani della città, ma non solo, un sempre maggiore successo di pubblico e di apprezzamento.

"I primi a crederci siamo stati noi – ha dichiarato Francesco Armone, uno dei rappresentanti dell'associazione promotrice del'evento – abbiamo creduto nello spirito dell'iniziativa, strumento per valorizzare le opportunità per gli artisti di esibirsi e per gli studenti di scendere in campo, impegnarsi e prendersi delle responsabilità. Abbiamo coinvolto artisti di vario genere: dai ragazzi del "Basile", al pittore Samperi, noto a livello cittadino. I partecipanti non sono solo di Messina, ma abbiamo dei ragazzi calabresi e diversi gruppi provenienti dalla provincia. Quello che facciamo è dar loro la possibilità di farsi conoscere, garantendo dall'altro lato forme d'intrattenimento per gli studenti".

Ovviamente la realizzazione della serata è stata possibile anche grazie ai numerosi sponsor che hanno creduto nell'iniziativa, soprattutto l'amministrazione universitaria, che ha capito il potenziale dell'iniziativa, la quale vuole essere, non solo una sorta di festa conclusiva di tutti gli eventi che sono stati promossi durante l'anno, ma anche un volano per mettere in moto le numerose associazioni e gruppi che compongono il tessuto sociale di Messina, per rendere più attiva questa città che agli occhi di molti può sembra spenta, dormiente.

"Il messaggio che vogliamo lanciare alla città – conclude Armone – è che i giovani sono capaci di metterci grande impegno nei progetti in cui credono. Anche a livello cittadino c'è bisogno di creare eventi, fare impresa. Nel nostro piccolo abbiamo dato vita a qualcosa di strutturato: abbiamo uno staff che si occupa della comunicazione, uno dei gruppi, uno della pittura, uno della logistica. C'è una struttura intorno alla quale tanti ragazzi con disponibilità e volontà rispondono per far si che questo evento riesca a colpire nel segno".

Marco Celi