Un’arpa, il tramonto, il panorama: è la magia del CastrorealeMilazzo Jazz

Non sappiamo se Park Stickney abbia mai suonato in cima a un monte, in un'area accessibile solo dopo 20 minuti di strada sterrata, con un panorama che dà sul promontorio di Milazzo fino al golfo di Tindari e, più lontano, capo Calavà. Ma il risultato è stato ammaliante; e lo stesso arpista ha tentato di convincere il pubblico a guardare il tramonto piuttosto che ascoltare un bis. Dal pubblico è arrivata però una richiesta: Hotel California.

Si, quella degli Eagles. Stickney non si limita infatti a suonare i classici del jazz, ma ama reinterpretare pezzi di ogni genere. Gli spettatori hanno potuto ascoltare prima la sua versione di In a sentimental mood, di Duke Ellington, per poi passare a Bohemian rapsody dei Queen, e finire con una originale versione di Si maritau rosa. L'etereo ed eclettico suono di un'arpa, immerso nel fresco tramonto di Tre Pizzi, l'impervia località in cui questo suggestivo evento è stato organizzato. Un'esperienza unica, che ha coinvolto intensamente il pubblico.

Il prossimo appuntamento riporterà il festival in piazza Pertini a Castroreale, dove il 6 agosto si esibirà l'Aca seca trio, formato da Juan Quintero alla chitarra, Andrès Beeuwsaert al piano e Mariano Cantero alla batteria. Quest'ultimo in particolare è diventato l’emblema dell’evoluzione musicale argentina. Sulla scena dal ’98, ha incassato consensi ed apprezzamenti del pubblico di qualità, vendendo migliaia di dischi e distinguendosi per le raffinate armonie e le originali composizioni. L'ultima data si terrà invece al Castello di Milazzo, con l'attesissimo concerto di Billy Cobham.