Situazione rifiuti sotto controllo, nonostante qualche difficoltà “logistica”. Interventi a Fondo Saccà

La situazione per il momento è sotto controllo e si spera di riuscire a scongiurare l’emergenza vera. Questa notte i mezzi non hanno potuto effettuare regolarmente il servizio di raccolta perché molti di essi erano rimasti carichi della spazzatura che Messinambiente ieri non ha potuto scaricare. La Seap, ditta che si occupa del trasporto, ieri aveva effettuato solo un viaggio verso la discarica di Motta Sant’Anastasia, oggi la società è rimasta totalmente ferma ma il Commissario Armando Di Maria è riuscito a far partire verso il sito catanese quattro mezzi di Messinambiente.
Si cerca insomma di fare il massimo per evitare di piombare nel caos, per le strade si iniziano però a vedere i primi risultati dell’ultima crisi che ha travolto la società che gestisce i rifiuti in città. Cumuli di spazzatura sui marciapiedi e fuori dai cassonetti, ieri almeno la metà dell’immondizia prodotta dai messinesi è non è stata raccolta, oggi la quantità di spazzatura accatastata per strada potrebbe raggiungere le 200/300 tonnellate, anche se si conta di riuscire a far riprendere già in giornata il servizio a pieno regime Ieri a Palazzo Zanca contatti costanti tra l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua e il Commissario di Messinambiente Armando Di Maria per uscire dall’empasse, a fine giornata è arrivata anche l’ultima firma sul mandato che farà arrivare nelle casse della società 1.200.000 euro. Serviranno innanzitutto per pagare gli stipendi dei lavoratori, serviranno anche per tappare almeno qualcuno dei troppi buchi lasciati a causa di una situazione economica insostenibile. A battere cassa c’è la Seap, che vanta pagamenti arretrati per circa 400mila euro e che come già successo nei mesi scorsi ha staccato la spina. Stesso discorso per la Saccne Petroli, ditta fornitrice di carburante, che già da oggi ha chiuso i rubinetti della benzina. Oggi la Ragioneria Generale liquiderà il mandato i soldi saranno però nella disponibilità del Commissario Di Maria nel giro di una settima. Ciò che è certo è che non è questo il servizio per il quale i cittadini saranno lieti di pagare la Tares, la nuovo tassa sui rifiuti. Senza risorse non si può continuare.
Intanto stamattina Messinambiente si è trovata a lavorare anche su un altro fronte caldissimo: Fondo Saccà. Era già accaduto nei primi giorni dell’era Accorinti, quando la società aveva effettuato interventi di pulizia e bonifica di un’area in cui le condizioni di vivibilità sono praticamente pari allo zero. In questi giorni gli abitanti del rione sono tornati a protestare con eclatanti blocchi della circolazione in via La Farina per denunciare le pessime condizioni igieniche in cui si trovano a vivere. Per tutta la mattinata gli uomini di Messinambiente hanno lavorato per ripulire la zona. A Palazzo Zanca fissato un vertice per programmare la strategia di ulteriori interventi.
Francesca Stornante