Ci sono i cartelli ma non le strisce blu, “cacciati” gli ausiliari del traffico. Ferlisi: “Azioni incivili”

Cosa c’è di meglio di un bel parcheggio gratuito in via dei Mille, a due passi da piazza Cairoli e viale San Martino? Altro che isola pedonale, adesso si può concretizzare il sogno di chi vuole recarsi in macchina a fare i propri acquisti, sostando magari a pochissimi metri dai negozi e senza sborsare neanche un centesimo.

Peccato che ad arrecare disturbo ci siano gli ausiliari del traffico, che stamane stavano multando chi non esponeva il “gratta e sosta”. Fino ad un certo punto, quando sono stati “costretti” ad abbandonare il campo in seguito alle “pressioni” di chi riteneva di essere legittimato a parcheggiare gratuitamente.

Il punto sta tutto qui: nell’area dell’ex isola pedonale sono stati installati i cartelli che indicano il parcheggio a pagamento ma non sono state ridipinte le strisce blu. Alcuni automobilisti hanno allora sostato la propria vettura esponendo sul cruscotto un volantino, con su scritto che sarebbero legittimati a farlo, al posto del “gratta e sosta”. Il Comune sostiene invece che la segnaletica verticale sia sufficiente a validare i parcheggi a pagamento. Una diatriba che stamane ha provocato momenti di tensione fino a quando non è intervenuta la Polizia Municipale a riportare la calma.

“L’articolo 38 del codice della strada – spiega il comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi – afferma chiaramente la prevalenza della segnaletica verticale su quello orizzontale, specificando che è sufficiente la presenza dei cartelli per legittimare l’attività repressiva. Concetto ribadito anche dalla sentenza numero 339 del gennaio 2012 della sezione VI della suprema Corte di Cassazione. Per quanto riguarda, poi, i mancanti estremi dell’ordinanza sulla segnaletica verticale si tratta di un’altra contestazione inefficace. Ci sono due circolari del 2004 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la numero 3763 e la numero 2686 che chiariscono che il fatto non costituisce presupposto per rendere il segnale inefficace. Viceversa il legislatore lo avrebbe espressamente indicato, come invece avviene per i passi carrabili. Quelli di oggi sono gesti illegali, incivili e in malafede, per tentare di indurre in errore l’opinione pubblica, che contrasteremo con tutte le nostre forze”.

(Marco Ipsale)