Formazione, l’ex assessore regionale Mario Centorrino condannato dalla Corte dei Conti

Sul caso delle integrazioni per gli Enti di formazione arriva la sentenza di secondo grado della Corte dei Conti, che conferma le condanne inflitte in primo grado.

Per l’ex assessore regionale alla formazione Mario Centorrino e per gli altri imputati per danno erariale la condanna diventa definitiva. La magistratura contabile d’appello ha condannato Centorrino e l'ex dirigente generale del dipartimento Gesualdo Campo a risarcire rispettivamente 360 mila e 500 mila euro ciascuno per aver dato il via libera alle cosiddette interazioni a tre progetti dell'Anfe. Maria Josè Verde e Marcello Maisano, dirigenti del dipartimento, dovranno pagare 74 mila euro ciascuno. Assoluzione per l’ex dirigente della Ragioneria Caterina Fiorino. L’inchiesta della Corte dei Conti è solo uno dei numerosi filoni, anche da parte della Procura, che riguardano l’intero pianeta e l’intera gestione del sistema formazione in Sicilia. In questo caso nel mirino della magistratura contabile sono finite le “integrazioni” alle istanze presentate dagli Enti. Su questo fronte ci sono ancora altre indagini che hanno coinvolto ex assessori ed ex dirigenti, sempre per danno erariale. Gli extra-budget venivano richiesti successivamente al finanziamento ottenuto dall’Ente. La Regione valutava di volta in volta, in base alla richiesta, gli estremi per la concessione di ulteriori contributi, resi necessari, secondo gli Enti, per ultimare i progetti. L’indagine ha interessato tre progetti approvati nel 2009 (Sirio, Mizar e Vega) organizzati dall’Associazione nazionale famiglie emigranti. Secondo gli accertamenti i corsi sarebbero costati un milione e 740 mila euro. In primo grado l’ex assessore della giunta Lombardo era stato condannato al pagamento di quasi 500 mila euro. L’appello ha ridotto la sanzione economica per Centorrino, condannato in via definitiva a pagare 360 mila euro. Secondo la tesi della Corte dei Conti, confermata in appello, la Regione è obbligata a rispettare i contributi richiesti, senza concedere le integrazioni, al di là delle motivazioni addotte. Il finanziamento, una volta ottenuto in base al progetto presentato, non può più essere incrementato dopo il via libera.

Restano in piedi sul fronte formazione tutte le altre inchieste, da Palermo a Messina, che riguardano i diversi aspetti della gestione. Si va dal caso Ciapi, all’Ancol, Aram, Ial, Lumen. La giunta Crocetta ha nel frattempo, ed in seguito alle varie bufere giudiziarie, cambiato il sistema di accreditamento e revocato una serie di Enti. Un calderone che, soprattutto per quel che riguarda il personale, è ancora in continua ebollizione.

Rosaria Brancato