Servizio idrico integrato: senza finanziamenti regionali o statali la Spa è l’unica strada percorribile

Chi gestirà l’acqua a Messina? Un interrogativo a cui hanno provato a dare una risposta i rappresentanti del comitato locale aderente ad Acquainsicilia.org insieme a tecnici e responsabile dell’Ato idrico 3, società d’ambito chiamata ad avviare il servizio integrato sul territorio provinciale. Un confronto “sereno e di reciproco ascolto”, così come è stato giudicato dalle parti.

I comitati presenti in sede di confronto hanno portato all’attenzione dei partecipanti, ancora una volta, il paradosso e la contraddittorietà politica di molti sindaci della provincia di Messina, i quali da un lato hanno deliberato una proposta di legge che nega totalmente la costituzione di una Spa nella gestione del servizio, e dall’altro appoggiano la possibilità dell’approvazione dello statuto della nuova società. «Si tratta degli stessi sindaci che hanno aderito al Coordinamento Nazionale e Regionale degli Enti Locali e che hanno partecipato anche alle manifestazioni nazionali del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, che privilegia la partecipazione dei cittadini all’interno della gestione, tramite ente di diritto pubblico», hanno scritto i comitati.

Nel corso dell’incontro sono stati discussi, in via preliminare, sia lo statuto della società in house con Spa, che i documenti giuridici che dimostrano la concreta possibilità della realizzazione di un’Azienda Speciale, tra gli elaborati evidenziati lo statuto ABC del Comune di Napoli e un appunto Giuridico dell’avvocato Sara Giorlando. I Responsabili Istituzionali al fine di rendere convincente ed efficace la loro scelta hanno comunicato che il servizio idrico integrato è ancora giuridicamente un servizio economico, e giacché tale imprescindibile dalla logica finanziaria. Secondo i dirigenti della Segreteria tecnica operativa la società di capitali è indispensabile poiché occorrono fondi a disposizione che la Regione e lo Stato non sono in grado di garantire. Diverrebbe dunque improponibile organizzare un’Azienda Speciale in un Ambito territoriale ottimale che vede coinvolti 108 Comuni.

I comitati, preso atto della disponibilità e dell’apertura al confronto sia politico che giuridico sul tema, hanno proposto di organizzare un incontro con Alberto Lucarelli, assessore ai Beni comuni, Informatizzazione e Democrazia partecipativa al Comune di Napoli, al fine di avere ulteriore chiarezza rispetto a quanto asserito dai responsabili e tecnici Istituzionali. La proposta che è stata accolta positivamente da parte di tutti i presenti sarà resa operativa possibilmente in tempi brevi.

Presenti all’incontro: Per i Responsabili Istituzionali: Nanni Ricevuto Presidente della Provincia e presidente dell’Ente d’Ambito, Michele Bisignano – Assessore alle Società partecipate, Giuseppe Santalco Dirigente Responsabile STO Ato idrico, Santi Trovato -Dirigente pianificazione e controllo Ato idrico, Guido Barbaro, Antonino Saia. Per il Comitato Acqua Bene Comune Prov. Messina di Acquainsicilia.org: Giovanna Allone, Gianluca Molino, Clara De Luca e Barbara Grimaudo (Segreteria Regionale Acquainsicilia.org Forum siciliano dei Movimenti per l’acqua). Per il Forum provinciale acqua pubblica Messina” Daniele Ialacqua e Teodoro La Monica. (ER)