Mancanza di interventi di sicurezza sul litorale sud, i cittadini pronti a consegnare le schede elettorali al prefetto

Sempre più di frequente assistiamo alla nascita di comitati cittadini, movimenti e associazioni che di fronte alla mancanza di interlocuzione con le amministrazioni decidono la strada del “fai da te” eliminando i passaggi istituzionale. Una prassi che si segue soprattutto nel caso in cui si richiedono interventi sul territorio che altrimenti tarderebbero ad arrivare. E’ il caso, ad esempio, del “Comitato per la rinascita di Messina”, che interessa il territorio compreso tra i villaggi di Santa Margherita e Tremestieri, dove le mareggiate degli scorsi giorni hanno purtroppo lasciato il segno. In questo come negli scorsi inverni, segno dunque di interventi poco incisivi se non addirittura del tutto mancanti.

Stavolta però i residenti delle diverse zone hanno deciso, appunto, di procedere “improprio”, e hanno inoltrato al prefetto, ai rappresentati delle istituzioni locali, regionali e nazionali, una richiesta ufficiale e tempestiva di intervento. Anzi il presidente del comitato, Giuseppe Floridia, sollecita la convocazione di un tavolo tecnico che, una volta per tutte, metta insieme gli esperti del settore idro-marino ed idrogeologico, scevri da personalismi ed interessi locali, che “stabiliscano in modo oggettivo, per la tutela della popolazione, luoghi, modi e tempi degli interventi urgenti ed indifferibili”.

I problemi in questione, infatti, per gli abitanti dei villaggi della zona sud non sono cosa nuova e riguardano, oltre la mancanza di adeguati interventi di protezione nelle zone costiere, anche la recente chiusura del Ponte di Galati, struttura già “bloccata” nel 2000, poi riaperta e ora nuovamente interdetta la traffico, senza che però in questi 12 anni e sia stato effettuato alcun lavoro. Situazione analoga per il ponte in ferro di S. Margherita, che attraversa il torrente S.Stefano, dichiarato inagibile nel 2005, limitato nella circolazione a veicoli di ridotte dimensioni e poi dimenticato.

Di questo e molto altro si è discusso nel corso dell’incontro tenutosi nei giorni scorsi a Galati Marina, che ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini direttamente interessati al problema. Nel corso del confronto tutti sono stati concordi nell’evidenziare l’assenza di pianificazione degli interventi nelle aree a rischio idrogeologico, “torrenti utilizzati come vie di accesso (spesso uniche vie di accesso) ad interi villaggi, assenza di controllo e mancata verifica delle aree a rischio, ritardi nella progettazione e realizzazione degli interventi per la difesa dei territori, irresponsabilità degli organi competenti che si sono succeduti nel tempo: tutte cause – scrivono i cittadini – delle vittime che piangiamo e dei costi che siamo costretti a sostenere ad ogni evento calamitoso”.

Al termine dell’assemblea i cittadini hanno dunque deciso di presentare dell’esposto denuncia, di cui abbiamo è già stata inviata copia e continuare a manifestare il dissesto con la consegna delle schede elettorali di ogni singolo cittadino al prefetto. Consegna che dovrebbe avvenire ufficialmente giorno 8 marzo a di Messina. A sostenere l’iniziativa il Gruppo Pari Opportunità dell’Ordine degli Ingegneri di Messina ha dato la propria adesione all’iniziativa. “Il gesto – concludono i cittadini – ha l’intento di evitare qualsiasi strumentalizzazione politica da parte di quei consiglieri che in questi anni non ci hanno rappresentato e tutelato”.