Presentata la documentazione per l’istituzione del nuovo Comune di Montemare

Il comitato promotore “Comune Montemare” ha presentato al municipio di Messina la documentazione necessaria per avviare l’iter burocratico del referendum sulla costituzione del Comune autonomo.
Il progetto è sostenuto dalla sottoscrizione di 2550 elettori del territorio interessato, ben oltre il minimo previsto dalla legge. Il comitato ha registrato anche le firme di 480 cittadini non residenti nella zona, che hanno voluto sostenere il progetto pur sapendo che il loro “sì” non aveva validità numerica.
I vantaggi, illustrati sul sito del comitato, riguardano la sanità (diritto ad una guardia medica e a nuove farmacie), il lavoro (impiegati nei servizi da destinare al territorio), la vicinanza delle istituzioni e la forza politica di un sindaco. Tra le motivazioni anche il fallimento delle circoscrizioni del Comune di Messina, la carenza di infrastrutture, i mancati provvedimenti per la tutela delle coste e l’inefficienza dei servizi.
L’idea nasce dal malcontento di 12 frazioni della zona nord di Messina e dall’eccessivo centralismo di Palazzo Zanca dove, evidentemente, il decentramento non funziona a dovere. La zona, secondo l’ultimo censimento, è abitata da 8779 residenti e rappresenterebbe l’undicesimo Comune, per numero di abitanti, della Provincia. Nello specifico si tratta di: Castanea (2326 abitanti), Spartà (1297), Rodia (1294), Salice (998), Gesso (905), San Saba (574), Massa San Giorgio (367), Massa Santa Lucia (327), Acqualadrone (198), Massa San Giovanni (196), Piano Torre (156), Orto Liuzzo (141). Secondo la legge regionale n. 30 del 2000, ora il consiglio comunale di Messina dovrà dare il suo parere (che non è comunque vincolante) e inviare tutto alla Regione o verrà nominato un commissario ad acta. Il presidente della Regione indirà allora il referendum attraverso il quale si otterrà l’autonomia se voteranno “sì” almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto. (Marco Ipsale)