Faccia a faccia tra il premier Monti e il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo. Due ore di confronto serrato, iniziato intorno alle 20 e terminato verso le 22 in cui sono state affrontate le tante questioni che negli ultimi giorni hanno infiammato la Regione, causando notevoli disagi nei piccoli e nei grandi centri. Tra gli argomenti discussi due hanno riguardato direttamente della Messina: trasporto ferroviario e Ponte sullo Stretto.
Sul primo fronte, Lombardo ha rappresentato al premier i gravi problemi che stanno interessando i collegamenti da e per la Sicilia a seguito della progressiva dismissione di Fs nello Stretto. Particolare attenzione, così come richiesto al governatore dalle stesse organizzazioni sindacali è stata rivolta alla vicenda dei treni a lunga percorrenza, sia sotto il punto di vista occupazionale che sotto quello riguardante il diritto alla mobilità e alla continuità territoriale. In una diffusa in serata da Palazzo Chigi, il Governo ha informato di essere in contatto con l’operatore ferroviario e di aver già ottenuto il ripristino di un treno a lunga percorrenza notturno con destinazione Milano o Torino, destinazione che sarà la Regione a dover scegliere. Nel corso dell’incontro, secondo un’indiscrezione trapelata durante il vertice cui hanno preso parte anche i Ministri dell’Interno Cancellieri e dell’Agricoltura Mario Catania, Monti sarebbe rimasto alquanto sorpreso dal dato fornito da Lombardo riguardante la durata necessaria dei viaggi in treno da Palermo a Catania, all’incirca 4 ore. Sulle garanzie fornite dal presidente del Consiglio in merito al reinserimento di un treno a lunga percorrenza, si attendono ora le reazioni dei rappresentanti sindacali, che hanno già fatto presenta la necessità di verificare che la nuova società, la Angel Service, impieghi di personale dell’impianto Servirail di Messina.
Passando invece al secondo argomento, Ponte sullo Stretto, dichiarazioni inaspettate quelle di Monti, che anche secondo quando riferito da Lombardo, avrebbe smentito qualsiasi “scippo” di fondi alla realizzazione della grande opera: «Ci è stato detto che nell’ ultima riunione del Cipe non c’e’ stato alcun definanziamento di risorse per il Ponte sullo Stretto di Messina e che si attende l’ok della Valutazione di impatto ambientale per reperire le risorse». Netta inversione di rotta, dunque, rispetto a quanto affermato subito dopo la notizia pubblicata dal “Sole 24ore”. Sarà dunque necessario capire dove stia la verità. Quanto avvenuto a Roma, sarà relazionato da Lombardo all’Ars.