L’Atm non paga l’acqua, l’Amam dichiara guerra: decreto ingiuntivo e pignoramento per 1 milione

Bollette non pagate da troppo tempo. E cosí nella vasta operazione di recupero crediti avviata dall'Amam cade perfino l'Atm. La società che gestisce il servizio idrico ormai da mesi ha dichiarato guerra a chi non paga l’acqua, il caso più eclatante era stato l’Iacp a cui l’Amam aveva deciso di tagliare l’erogazione idrica a fronte di un debito che tocca i 10 milioni di euro e che mette a rischio 5000 famiglie che per colpa dell’Istituto autonomo case popolari potrebbe ancora rimanere con i rubinetti a secco. Nell’elenco dei grandi morosi dell’Amam però adesso compare anche la “sorella” Atm. A quanto anche in via La Farina da troppo tempo le bollette sono rimaste chiuse nei cassetti. Un debito di circa 1 milione di euro che l’Amam vuole recuperare. Senza fare sconti a nessuno, neppure in casa.

La società presieduta da Leonardo Termini ha avviato un’azione legale nei confronti dell’Atm con tanto di decreto ingiuntivo e pignoramento per recuperare le somme non pagate dalla società di trasporto pubblico locale. Un provvedimento che scatena una guerra in casa e che rischia di aprire un nuovo contenzioso tra le partecipate comunali. Al cento ovviamente resta sempre Palazzo Zanca, perché alla fine si tratta di società direttamente controllate dalla casa madre e dunque un danno economico che potrebbe riversarsi direttamente sui già disastrati conti comunali.

Una mossa che vede sullo sfondo il famoso progetto di società Multiservizi in cui l’Amam dovrebbe trasformarsi, acquisendo in prima battuta la gestione rifiuti e poi anche il trasporto pubblico. Nel percorso di razionalizzazione delle partecipate, infatti, l’amministrazione Accorinti ha riproposto anche quest’anno il progetto di scioglimento dell'Azienda Speciale Atm e il contestuale affidamento del servizio Tpl al soggetto erogatore Multiservizi al 1 gennaio 2017, dopo la fase relativa all'accorpamento dei servizi di igiene ambientale. Quindi, sulla carta, anche l’Atm dovrebbe sciogliersi nella futura Amam Multiservizi. Il 2017 sembra però ancora troppo lontano e nel frattempo l’Amam punta a raggiungere soprattutto i suoi obiettivi: far quadrare i conti recuperando gli 80 milioni di crediti conteggiati e coprendo i 40 di debiti. Nella rete adesso c’è anche l’Atm. A questo punto bisognerà vedere come si deciderà di affrontare questa patata bollente in via La Farina.

Francesca Stornante