Roghi sparsi per la città la notte del 31 dicembre. La rabbia di una lettrice

In tanti, forse in troppi, nella notte di San Silvestro non hanno rispettato l'ordinanza del Sindaco che vietava i famosi botti di capodanno. La città è quindi diventata un campo di battaglia tra suoni assordanti e nubi cariche di fumo che si alzavano in aria e, addirittura, in certi casi la situazione è letteralmente sfuggita di mano ai residenti.

Ad esempio nella zona di San Paolo, come ci racconta una lettrice di Tempostretto.it, Antonietta Mascetti, è stato acceso nella piazzetta del quartiere un vero e proprio falò: tavole, sedie e legna lasciate bruciare liberamente, fiamme che, come spiega appunto la segnalatrice, hanno intaccato anche alberi, lampioni e cassonetti. Questo è solo uno dei roghi citati, dato che altre pile sono state registrate in altri punti della città.

I materiali bruciati hanno rilasciato ovviamente, nel fumo sprigionato della combustione, polvere dannosa per l'organismo a ridosso delle abitazioni. "Abbiamo tentato di ricondurre al rispetto del bene pubblico", scrive la signora Mascetti, "facendo dovuta segnalazione ai vigili urbani. Magari, conoscendo l'indifferenza alle norme di molti cittadini, sarebbe auspicabile che l'anno prossimo, ci siano più pattuglie e sinergia con altri corpi di polizia, per reprimere – prima che si compia un danno a cose e persone – questa barbara usanza".

Claudio Panebianco