Impiegato Inps arrestato, creava documenti falsi per far ottenere pensioni di invalidità

Dopo un anno e mezzo di serrate indagini, gli agenti della Polizia Postale hanno arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari siglata dal gip Massimiliano Micali un quarantottenne impiegato dell’Inps. Il dipendente ha falsificato documenti informatici in modo da far ottenere pensioni di invalidità a tre suoi conoscenti, per i quali è scattata la denuncia a piede libero. L’indagine che ha portato all’arresto del dipendente, era scattata dopo la segnalazione del direttore della sede provinciale dell’Inps alla Procura peloritana e riguardante presunte anomalie nell’iter informatico per il riconoscimento di alcuni assegni ordinari di invalidità. La complessa e laboriosa attività investigativa della Polizia Postale di Catania, basata su attività di natura informatica, perquisizioni e sequestri di documentazione, interrogatori ed analisi dei dati, ha permesso di ricostruire le varie condotte dell’impiegato che nel frattempo da Messina era stato assegnato alla sede Inps di Catania. I poliziotti dopo l’analisi attenta di tutti gli elementi acquisiti nel corso delle indagini sono riusciti ad accertare la responsabilità penale oltre che dei potenziali beneficiari della pensione anche del dipendente, che utilizzando le credenziali di accesso al sistema informatico dell’ente previdenziale assegnate a dirigenti medici, aveva creato dei documenti informatici falsi, per far ottenere pensioni di invalidità ai tre conoscenti. Persone che non si sono mai presentate per effettuare delle visite mediche che accertassero il loro presunto grado di invalidità. L’impiegato virtualmente aveva creato i documenti dell’avvenuta visita e aveva poi stabilito il grado dell’invalidità per ciascuno e aprendo tre fascicoli che sono stati bloccati ancor prima che i rispettivi beneficiari ottenessero le relative pensioni di invalità. Non è stato possibile accertare se il quarantottenne abbia ricevuto denaro dai tre denunciati per falsificare la documentazione. Spetterà al Gip Massimiliano Micali durante l’interrogatorio di garanzia fare luce anche su questo aspetto.