Interrogatorio del nefrologo e della moglie accusati di truffa

Hanno scelto di difendersi Stefano Conte e Orlanda Vinci, la coppia di coniugi arrestati prima di Pasqua dai carabinieri con l’accusa di aver esercitato abusivamente la professione di medici sportivi.
Hanno parlato a lungo davanti al gip Monica Marino, difendendosi dalle accuse di truffa, falso ideologico ed esercizio abusivo della professione. Il pm Diego Capece Minutolo ha voluto assistere all’interrogatorio.
Conte, nefrologo al Policlinico, assistito dall’avvocato Pietro Venuti, ha fornito la propria versione dei fatti. Ha ammesso di aver siglato i certificati medici di idoneità all’attività agonistica rilasciati agli atleti, ma ha spiegato al giudice di non aver mai detto loro che era specializzato in medicina dello sport. Ha inoltre negato di essere a conoscenza dei fatti contestati alla moglie.
Difesa dall’avvocato Giuseppe Donato, Orlanda Vinci, estranea alla professione medica, ha deciso di rispondere negando le accuse. I due difensori hanno chiesto al giudice per le indagini preliminari la revoca della misura, ed il gip si è riservato la decisione.
Secondo i carabinieri, la coppia avrebbe intascato da 30 a 50 euro per certificato. A far scattare le indagini, la segnalazione di un medico sportivo che aveva notato stranezze nel certificato di un pugile.