Svendita di terreni pubblici: ai domiciliari anche un architetto del Genio Civile (I NOMI)

Hanno svenduto un terreno di Furnari, di proprietà della Regione, concedendolo a privati per meno di 4000 euro, quando invece il vero valore reale sfiorava i circa 350.000 euro. Sono accusati di falso ideologico e abuso d'ufficio le sei persone raggiunte stamattina da un provvedimento firmato dal Giudice per le Indagini Preliminari, Maria Teresa Arena, al termine di una vasta inchiesta condotta dalla Sezione di Polizia Giudiziaria dei Carabinieri di Messina.

A finire ai domiciliari anche Antonella Giuseppina Giuffrè, architetto del Genio Civile di Messina, il cui ruolo sarebbe stato quello di dare una falsa stima del terreno poi venduto ai privati barcellonesi Federico Scardino, 25 anni, Franca La Rocca, 48 anni, e Loredana Giuffrè, 53 anni di San Pier Niceto. Anche per loro sono scattati i domiciliari.

Secondo le accuse, l'architetto avrebbe reso una sottostima del terreno inviando i dati all'Ufficio del Dipartimento Regionale del Bilancio e del Tesoro della Regione Sicilia, grazie alla "complicità" dei funzionari Ninfa Cangemi e Dania Ciaceri. Per entrambi, il Gip ha già stabilito la sospesione di sei mesi dall'esercizio del Pubblico Ufficio.

Una vicenda, quella delle anomalie nella compravendita di terreni pubblici, che era già scoppiata lo scorso dicembre quando il Sindaco del Comune di Furnari, Mario Foti, aveva denunciato tutto apertamente. L'inchiesta nasce proprio da uno degli esposti che il primo cittadino aveva portato direttamente in Procura (vedi articoli correlati) e sul cui caso aveva puntato i fari anche la trasmissione televisiva Le Iene. Per il terreno, situato a Furnari e di circa 20mila metriquadri, è stato disposto il sequestro. (Veronica Crocitti)