Il porto di Tremestieri ha riaperto. Accorinti: “Battaglia per la città”

Entrambe le invasature del porto di Tremestieri sono aperte. Come previsto dall’ordinanza emessa dalla Capitaneria di Porto venerdì scorso, da stanotte l’approdo a sud ha ripreso a funzionare a pieno regime, a tre anni e tre mesi di distanza dall’affidamento dei lavori di ricostruzione della diga distrutta dalle mareggiate.

I dati ufficiali potranno aversi solo a fine giornata ma, se verrà rispettato il programma, le corse odierne dovrebbero essere 41. L’aumento, rispetto a quando funzionava un solo scivolo, è lieve, ma si tratta di una prima fase di rodaggio. Fino a dieci giorni fa, infatti, prima della chiusura integrale del porto, la media giornaliera di corse si attestava sulle 33, dopo aver raggiunto picchi anche di 39. Considerati i giorni feriali di poco traffico, le deroghe dovrebbero essere azzerate ed alla rada San Francesco dovrebbero imbarcare e sbarcare solo mezzi leggeri.

Il porto sarà a pieno regime tra una quindicina di giorni, quando saranno terminate anche le ultime lavorazioni e potrà rimanere aperto anche nelle ore notturne. Da oggi, infatti, una delle due invasature resterà chiusa dalle 20 alle 7 per consentire l’ormeggio del pontone “San Luca Primo”, attivo di giorno per le rifiniture.

In quel momento dovranno essere circa 60 le corse quotidiane, un numero sufficiente a smaltire tutto il traffico pesante in attraversamento sullo Stretto, tranne che in casi eccezionali. Stavolta le eccezioni, o meglio le deroghe, torneranno ad essere gestite dalla Polizia Municipale, com’era già accaduto in una prima fase a seguito dell’ordinanza anti tir di ottobre. Ordinanza che, lo ricordiamo, prevede l’obbligo di imbarco al porto di Tremestieri se non in caso di attese oltre i 60 minuti. E adesso bisognerà pensare ad un provvedimento analogo per ciò che concerne la fase di sbarco, dunque per i tir che imbarcano dalla Calabria verso Messina.

Intanto la scelta, quella di aprire entrambe le invasature almeno di giorno, si è rivelata corretta. Il passaggio ad un utilizzo completo del porto, infatti, non è immediato. E questi quindici giorni potranno servire anche a riorganizzare i turni di lavoro e giungere all’obiettivo finale. E’ quanto ha confermato stamane il sindaco, Renato Accorinti. “Entro due settimane, gli approdi saranno a pieno regime e dovranno smaltire il 100 % dei tir che attraversano lo Stretto. In quel momento la gestione delle deroghe tornerà alla Polizia Municipale, questo è scontato. Siamo ormai in dirittura d’arrivo e da adesso non reggerà più la scusa della mancanza di infrastrutture. Ricordo che la concessione per la rada San Francesco prevede solo l’utilizzo per le autovetture e solo in casi eccezionali per i tir. Negli ultimi anni, l’eccezionale era diventato ordinario e la prescrizione era stata totalmente disattesa”.

A questo punto, gli unici tir in centro città rimarranno quelli della Cartour, al molo Norimberga. Un problema che continuerà anche nelle prossime stagioni. “Non ci siamo arresi – ha concluso il sindaco -. Stiamo lavorando per capire come muoverci perché la questione non è limitata al periodo estivo. D’inverno la Cartour approda alle 18 ed anche quell’orario è pericoloso. La nostra battaglia andrà avanti. Non contro qualcuno ma per il bene della città”.

(Marco Ipsale)