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Football Club Messina – Sant’Agata, Bevis il migliore dei giallorossi

Una sfida che ha visto prevalere il Football Club Messina. Sfida decisa già nel primo tempo dai lampi di Kilian Bevis e le invenzioni di Francesco Lodi. Tutti gli uomini di mister Costantino, voto 8, hanno giocato bene, anche coloro che sono subentrati dalla panchina con la voglia e la determinazione giusta.

Dall’altra parte forse ha chiesto troppo ai suoi Domenico Giampà, voto 6,5, che quantomeno non è venuto al Franco Scoglio con in mente di coprirsi ma ha giocato a viso aperto. Paga, come ha anche ammesso post partita, la differenza di qualità tra il suo centrocampo e quello del Football Club Messina.

I voti al Football Club Messina, Bevis e Lodi i migliori

Marone, voto 6,5. Incolpevole sul gol, la palla sfila sul secondo palo e lui non può nulla. Attento e reattivo in un paio di occasioni nel primo tempo. Sicuro nelle uscite nella ripresa. Da un suo lancio con le mani di quasi 50 metri nasce il secondo gol giallorosso.

Aita, voto 5,5. Prestazione un po’ sottotono nel primo tempo, si fa saltare un paio di volte. Non sta bene e Costantino lo toglie a inizio ripresa (dal 47’ Bianco, voto 6,5. Entra bene in partita e inserendosi trova anche il gol).

Marchetti D., voto 5,5. Una partita tutto sommato tranquilla da quelle parti. Liscia un pallone lanciato in avanti da cui fortunatamente non nascono pericoli. Mezzo voto in meno a lui in qualità di rappresentante della difesa, la dormita sul gol degli ospiti è grave ma non incide sul risultato finale.

Da Silva, voto 5,5. Come il collega sopra, una partita attenta e tranquilla in cui la difesa giallorossa non rischia nulla, tranne che nell’occasione del gol. La squadra è semplicemente tornata in campo con 3 minuti di ritardo.

Ricossa, voto 6. Sempre in spinta a sinistra, mette qualche pallone interessante, meno decisivo del solito solo perché Bevis da quella parte è indemoniato.

Agnelli, voto 6,5. Si prende i complimenti anche dall’allenatore avversario. Come detto il centrocampo giallorosso ha prevalso, lui è stato sempre lucido e bravo nell’interpretare la partita e i momenti (dal 78′ Marchetti A., voto 6. Entra con tanta voglia di fare e cerca di mettersi in mostra).

Lodi, voto 7,5. Un gol, l’ottavo da quando è Messina, su rigore e un assist che solo lui poteva inventare per Carbonaro. Più tante altre aperture e lanci illuminanti per i compagni. Giocatore di qualità superiore, ci mette sempre una decina di minuti ad entrare in partita ma poi sale in cattedra e non scende più.

Arena, voto 7. Un giocatore fondamentale per il Football Club Messina, doppiamente prezioso per la sua qualifica di under. Fa vedere tutte le sue doti in occasione del secondo gol: corsa, dribbling e visione di gioco. Capiamo bene che Costantino messo in sicurezza in risultato lo tolga dal campo (dal 48’ Casella, voto 6. Anche lui entra, come tutti i subentrati, bene in campo sintomo che tutta la squadra è sintonizzata sulla stessa linea d’onda: vincere senza stare a guardare ai singoli).

Coria, voto 7. Altra prestazione di livello per l’argentino a cui il mister non vuole più rinunciare. Tanti palloni recuperati anche oggi, mancano le giocate di qualità al plurale, una sola in occasione del terzo gol quando serve l’assist a Piccioni (dal 71’ Palma SV. Entra nel finale a partita ormai quasi conclusa, dà il suo contributo ma non è giudcabile).

Piccioni, voto 6,5. Ha tanta voglia e si è visto. Scarica tutta la tensione sul tiro che piega le mani al portiere avversario. Lotta e corre, è il primo a portare il pressing, esce per un problema da capire l’entità dell’infortunio (dal 59’ Carbonaro, voto 6,5. Torna al gol e che gol, stop e rovesciata in area. Qualche minuto prima se n’era divorato uno, poi ribattuto in rete da Bianco. Nel finale prova anche il pallonetto dalla tre quarti campo).

Bevis, voto 8. Il migliore in campo le sue percussioni mandano in tilt la difesa del Sant’Agata. Alla prima si procura il rigore, in occasione del secondo gol attacca lo spazio sostenendo l’iniziativa di Arena che lo premia servendogli l’assist. Entra nell’azione del quarto gol, superando ancora il diretto avversario, mettendo al centro il pallone che passa da Carbonaro a Bianco. Quando può puntare la difesa avversaria in velocità è devastante.