Provvedimenti per rimettere in riga gli stakanovisti. Foti: “Già partite le ferie obbligate”

Record di ferie non godute all’Atm, i numeri emersi da un report aziendale hanno acceso i riflettori su una delle tante anomalie che l’azienda di via La Farina si trascina da anni. Li abbiamo definiti gli stakanovisti dell’Atm perché stando alle cifre inserite in tabella è emerso che negli uffici dell’azienda trasporti ci sono responsabili e amministrativi che non andrebbero in ferie da anni e che hanno accumulato così tante giornate di ferie da poter sperare in un bel gruzzoletto di migliaia di euro se andassero in pensione subito o che comunque potrebbero trascinare l’Atm in nuovi contenziosi.

Una delle tante facce della cattiva gestione aziendale che si perpetrata negli anni e che adesso tocca alla governance del direttore Giovanni Foti provare a rimettere sui giusti binari. Ed è proprio Foti a voler dare la sua spiegazione su come si sta cercando di risolvere il problema.

“Già lo scorso anno avevo attenzionato questi numeri che evidentemente rappresentano uno dei tanti malcostumi che hanno segnato la vita dell’Atm nel tempo. Avevo subito messo a punto una serie di ordini di servizio in cui intimavamo di redigere piani ferie per iniziare a smaltire gli arretrati, ma sono rimasti lettera morta. Così abbiamo convocato i dipendenti che risultano aver collezionato un carico esagerato di ferie non godute e dieci giorni fa abbiamo obbligato già i primi lavoratori ad andare in ferie. Qualcuno resterà a casa addirittura fino a novembre”.

Ma perchè non farlo prima? Le azioni messe in campo da Foti sono recenti, i primi provvedimenti concreti sono scattati una decina di giorni fa. Anche su questo però il direttore fornisce la sua spiegazione: “Mi sono subito reso conto che si trattava di un modus operandi incancrenito e che è stato difficile smantellare. Adesso però abbiamo intrapreso la strada giusta”.

Francesca Stornante