Aree fieristiche, i sindacati chiedono un tavolo comune in Prefettura

Un tavolo di confronto col Governo regionale, l’Autorità Portuale, il Comune, la Provincia, la Camera di Commercio e le associazioni interessate per le aree fieristiche. Tornano a chiederlo al Prefetto, i sindacati di Cgil, Cisl e Uil, che già avevano inoltrato la stessa richiesta a novembre, senza seguito.

“La soppressione dell’Ente Fiera – scrivono – pone il problema della sorte dei lavoratori impiegati e dell’utilizzo delle aree. Bisogna allora formulare un quadro di idee sostenibili da offrire alla città per l’individuazione di quelle soluzioni tese a creare opportunità e migliori condizioni. Solo l’autorevole sede della Prefettura poteva assolvere a questo compito e siamo grati dell’incontro propedeutico attivato lo scorso mese nel quale l’Autorità Portuale, condividendo l’utilità dell’iniziativa accettò di non porre in essere alcuna azione e di attendere l’esito della riunione da attivare in Prefettura. Da allora però non abbiamo avuto purtroppo alcuna notizia”.

E la soluzione per la valorizzazione dell’area, nell’ottica di un confronto con l’intera comunità cittadina, la propone anche l’assessore provinciale e componente del Comitato portuale, Michele Bisignano: “una responsabilizzazione degli enti rappresentativi del territorio e degli stessi cittadini. Tale proposta mira al ricorso al cosiddetto “istituto della consegna” di area demaniale marittima di proprietà dello Stato e pertanto inalienabile, previsto dalla legge vigente”.

“La richiesta – prosegue Bisignano – verrà vagliata dall’Autorità Portuale, che potrà consegnare l’area in uso gratuito per un massimo di tre anni, fino alla realizzazione del progetto, e successivamente con canone. Questo progetto potrebbe prevedere anche l’impiego dei dipendenti del disciolto Ente Fiera”.

Nel pomeriggio, intanto, all’ex Irrera a mare, si è svolta un’assemblea cittadina alla presenza di docenti universitari, rappresentanti dell’ordine degli architetti, della IV circoscrizione (compreso il presidente Francesco Palano Quero) e dell’ing. capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca. Proprio Sciacca ha ribadito le sue perplessità in merito alla definizione delle aree del Demanio marittimo di competenza dell’Autorità Portuale. L’ing. capo del Genio Civile le aveva espresse già in una lettera inviata alla Regione, in cui chiedeva una nuova delimitazione delle parti non afferenti all’area portuale.

Le attività in programma nelle aree fieristiche, però, potrebbero presto giungere al termine. A conclusione dell’assemblea, è giunta notizia che a breve la Digos potrebbe intervenire per far sgomberare le aree occupate.