Tensione alle stelle a Palazzo Zanca, gli ex Cea chiedono ascolto

Un’altra giornata di assedio a Palazzo Zanca, una giornata sfociata in momenti di forte tensione, rabbia, convinzione di non potersi arrendere soprattutto perché purtroppo non c’è più niente da perdere. Gli ex Cea sono tornati anche oggi al Comune perché erano riusciti ad ottenere un incontro organizzato tra i consiglieri comunali e il Commissario Croce per discutere del futuro di questi 14 lavoratori, inizialmente erano 18, che si occupavano della manutenzione stradale per il Comune. Un incontro che poteva quantomeno aprire qualche spiraglio positivo e durante il quale i lavoratori avrebbero voluto chiedere al commissario di convocare urgentemente un tavolo in Prefettura dove riunire tutti i soggetti da cui dipende il loro futuro occupazionale.

A quanto pare però il commissario Croce non ha voluto i lavoratori al tavolo e questo ha scatenato il caos davanti la stanza dell’ex procuratore. Lo racconta il sindacalista della Fillea Cgil Daniele David che contesta duramente l’atteggiamento del commissario, ritenendolo “espressione di una cultura autoritaria che mostra disprezzo per lavoratori e sindacato”. Il sindacalista annuncia che già da domani gli ex Cea torneranno ancora più compatti e numerosi per “ricordare” che qualcuno deve attivarsi al più presto. Fino a quattro mesi fa ricevevano il sussidio della mobilità, scaduta quella sono rimasti senza reddito. “Il commissario Croce si sta ponendo in assoluta continuità con l’ex sindaco Buzzanca e questo non possiamo più permetterlo. Chiediamo la convocazione della Regione che aveva aperto una speranza per questi lavoratori inseriti nel bacino degli Lsu” dice David. Il sindacalista spiega che intanto servirebbero subito dei progetti di pubblica utilità destinati agli Lsu, quindi anche ad alcuni di questi lavoratori, per far restituire serenità e lavoro a chi è fermo da oltre due anni. Poi la nuova amministrazione comunale dovrebbe procedere con un bando di gara per l’affidamento della manutenzione stradale che prevede l’obbligo della continuità occupazionale per gli ex Cea, al contrario di quanto era stato fatto nei mesi scorsi quando proprio il sindacato fece ritirare il bando.

In tutto ciò non bisogna dimenticare anche un altro passaggio. Lo scorso 4 settembre il Comune e l’Amam avevano firmato un accordo per dare il via alle procedure di avviamento al lavoro per cinque lavoratori ex Cea, quelli che appartenevano al bacino degli Lsu regionali. Erano tutti d’accordo. Comune, Amam, lavoratori. Ad un certo punto però è calato il silenzio. Non si è compreso quale sia stato l’ostacolo che ha bloccato tutto. Inevitabili dunque nuove proteste e mobilitazioni.

(Francesca Stornante)