Vie o piazze siciliane dedicate all’Autonomia siciliana: l’iniziativa di CittadinanzAttiva

Si intitolino vie o piazze all’Autonomia Siciliana. La celebrazione di questa festa non si riduca solo a chiusura delle scuole e a chiacchiere retoriche. E’ l’appello lanciato quest’anno da “CittadinanzAttiva – Coordinamento Procuratori dei Cittadini” che ha voluto dare nuova enfasi a un evento fondante per l’identità della nostra Regione.

La promulgazione della Statuto Speciale, avvenuta il 15 maggio 1946, è un punto nodale nella storia della Sicilia che tutt’oggi investe profondamente la sua gestione e conformazione amministrativa. Il patto sottoscritto tra “nazione siciliana” e “nazione italiana” non era e non è, infatti, una mera dichiarazione d’intenti. Sancisce la specialità di una porzione del territorio nazionale che proprio per le sue irrinunciabili caratteristiche acquista competenza esclusiva su materie come agricoltura, pesca, turismo, enti locali, territorio, beni culturali, polizia forestale.

Menzionando il primo articolo dello stesso Statuto, all’interno del proprio comunicato, CittadinanzAttiva ha voluto sottolineare la forte autonomia che contraddistingue la nostra Regione, attribuendole personalità giuridica seppure all’interno dei confini dell’unità politica dello Stato.

Di qui l’esigenza che i sindaci dei Comuni siciliani abbraccino con entusiasmo l’iniziativa di rendere alcune vie o piazze, una sorta di memorandum di un punto di svolta storico di quest’entità, abbandonando le vecchie denominazioni spesso riferite a eventi o luoghi o addirittura personalità che, per quanto illustri, non rappresentano un reale punto di contatto con la tradizione o il passato siciliano e sono del tutto sconosciuti ai cittadini dell’isola.

Certo è – ha poi precisato CittadinanzAttiva – che l’intento di restituire “dignità storica ed identità al popolo siciliano”, per quanto significativamente espresso da questo progetto, non può che passare dalla sostanza dei fatti. Così il successivo appello al Governo della regione, è proprio quello di rinverdire quelle norme statutarie neglette e dimenticate che sono la diretta esplicazione dei principi fissati in seno allo Statuto Speciale.