Transeuropa: “Messina è stata amministrata da partiti legati alla mafia”. Protesta Piero Adamo

In merito alla stravangante ricostruzione storica operata nell’ambito del “Festival Transeuropa” da European Alternatives – organizzazione transnazionale della società civile e movimento dei cittadini che promuove democrazia, uguaglianza e cultura oltre lo stato nazione” ritengo opportuno intervenire nella qualità di Consigliere Comunale a difesa della Comunità messinese.

I “ben informati” organizzatori del Festival che si terrà a Belgrado dall’1 al 5 ottobre ed al quale parteciperà il Movimento “Cambiamo Messina dal Basso” affermano: “nel disastro di una Città (Messina, Sicilia), amministrata per decenni da partiti legati alla mafia, un movimento civico-politico è riuscito a sollecitare la spinta positiva della popolazione ed ha vinto le elezioni locali” (v. profilo Twitter “Transeuropa Festival).

Tale pericolosa semplificazione è tendenziosa e strumentale e, per il solo fine di esaltare l’epopea “Accorinti”, danneggia l’immagine della Città e l’impegno di tanti messinesi. Messina non è Città mafiosa, non abbiamo bisogno di altri “professionisti di democrazia e cultura” che imbeccati dai racconti di “qualcuno” sentenzino sul nostro passato, sul nostro presente e sul nostro futuro.

Basta con la cantilena di #quellicheceranoprima declinata in tutte le salse, in tutte le occasioni ed oggi – si scopre – in tutte le latitudini della Terra. Messina è una Città bellissima, con enormi difficoltà (esiste la criminalità come in tutte le parti del Mondo) e che ha bisogno della operosità della parte sana della popolazione per risollevarsi.

Si può discutere sulla qualità delle classe dirigente messinese degli ultimi decenni ma certamente non si può arrivare ad affermare che Messina sia una Città di “coppole e lupara dove, d’improvviso arrivano le uniche persone per bene che riescono a sconfiggere le forze del male”. Basta storielle! Il gruppo dirigente che ha ricevuto dai messinesi l’onore e l’onere di guidare la Città pensi ad amministrare e non a partecipare a Kermesse che per esaltare qualcosa/qualcuno finiscono per umiliare la Città.

Tenuto conto di quanto sopra chiedo al Sig. Sindaco di intervenire ufficialmente criticando queste affermazioni e prendendo le distanze in modo netto e preciso, dal Festival e dalla Sua Organizzazione.

Inoltre sembra anche opportuno chiedere al Movimento “Cambiamo Messina dal Basso”, che forse distrattamente dal 17 agosto ha condiviso sui social network il post con l’indegna frase sopra riportata , un’altrettanta presa di posizione da cui scaturisca il netto rifiuto, a difesa dell’immagine della Città e di tutti i messinesi, di partecipare al Festival di Belgrado.

Piero Adamo