La scorsa notte, la provincia di Reggio Calabria è stata ancora una volta colpita da numerosi incendi. Si proprio così, colpita, perché quelli che si stanno registrando in questi ultimi giorni, in queste ore, sono incendi causati dall’uomo, dove nella stragrande maggioranza delle volte, c’è la mano della ‘ndrangheta. Ad esser interessato da un violento incendio, sempre la scorsa notte, Roccaforte del Greco, comune in provincia di Reggio Calabria sul versante meridionale dell’Aspromonte. Qui le fiamme hanno raggiunto anche monte Scafi, il centro abitato ed alcune aziende agricole del luogo.
Tra queste, purtroppo è andata distrutta quella dell’ex presidente di Coldiretti Reggio Calabria, Francesco Saccà, il quale attraverso il suo profilo Facebook ha manifestato tutta la sua rabbia, il suo sgomento. Già lo scorso anno, lo ricordiamo, le sue terre erano andate a fuoco, ma non facendo danni dome nell’incendio di ieri sera.
“Anni di sacrifici e di passione per la propria terra. La terra dei tuoi antenati , della tua famiglia . Una terra che tutti abbandonano, difficile e bellissima che continua a vivere grazie al lavoro instancabile mio e dei miei collaboratori . Una terra vituperata e massacrata ogni giorno, di cui tutti parlano ma nessuno fa nulla per risollevarla, che non ho abbandonato e non abbandonerò mai. Una terra che continuerà a vivere e ricomincerà a vivere che non è nostra ma in prestito dai nostri figli e che cercherò di restituire nel miglior modo possibile.
Il fuoco è vita e distruzione e è stato distruzione. Siamo stati cancellati. Cancellata un azienda. Cancellate tante piccole realtà, un paese, un ecosistema. Cancellato tutto!“.