Capodanno senza “botto”: sequestrato oltre 1 quintale e mezzo di giochi pirotecnici

E’ stata una notte di San Silvestro “tranquilla” quella che ha chiuso l’anno 2014, in particolar modo per quanto riguarda le esplosioni di botti e petardi in città. Rea la crisi in primis, ma notevole è stato il lavoro delle Forze dell’Ordine che, in due tornate, hanno messo a segno due maxi sequestri.
Il 30 dicembre, infatti, i finanzieri della Compagnia di Messina hanno sequestrato oltre un quintale e mezzo di materiale esplosivo conservato in un garage adibito a vero e proprio deposito. Oltre 6500 gli articoli pirotecnici ritrovati e messi sotto chiave, una quantità notevole e pericolosa considerando che il garage si trovava in una zona abitata e, in caso di esplosione improvvisa, avrebbe potuto provocare parecchi danni ai residenti.
Un uomo di 71 anni è stato denunciato per i reati di commercio abusivo di materiale esplodente, omessa denuncia di materiale esplodente ed altre violazioni.
Secondo la legge, infatti, i prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza nelle categorie IV (bombe aeree cilindriche e sferiche, batterie, razzi) e V (piccoli razzi, piccoli petardi, piccole combinazioni di tubi monogetto, piccoli sbruffi) possono essere detenuti e commercializzati solamente in esercizi idonei e appositamente autorizzati.
Il primo sequestro in città, targato Squadra Mobile, era scattato il pomeriggio dello scorso 27 dicembre. In quell’occasione, gli agenti avevano messo sotto chiave oltre 100 kg di botti e petardi ritrovati in un garage della zona Sud, denunciandone il proprietario.