Chiesta l’archiviazione per la Bnl e gli altri 8 indagati

Chiesa dal pm Federica rende l’archiviazione per i 9 indagati nel processo sugli investimenti di finanza derivata voluti dai comuni di Messina e Taormina. Il gip Maria Vermiglio si e’ riservata di decidere. Dopo l’iniziale opposizione dei legali dei due comuni contro l’archiviazione a insistere oggi in udienza e’ rimasto il solo comune di Messina. La Corte di Cassazione a gennaio 2012 aveva deciso che i mark to market sono corretti. I contratti sottoscritti dalle municipalità con la Banca Nazionale del Lavoro per i derivati, cioé, sono legittimi.

Nel 2010 la Procura aveva sequestrato alla banca 17 milioni di euro, poi dissequestrati dal Tribunale del Riesame. Indagati per truffa aggravata, oltre alla Bnl come soggetto giuridico, due dirigenti dell’istituto di credito, il responsabile della direzione generale di Roma del settore pubblica amministrazione, Giuseppe Pignataro e il dirigente della divisione corporate, Roberto Antolini, e sei funzionari della filiale: Vincenzo Di Benedetto di Malvagna; Fabio Cacia di Catania; Angelo Squadrito, di Messina; Fabio Gallo di Pescara; Carmelo Spina di Sant’Alfio ed Edoardo Catalano di Napoli.

Per il comune di Messina era stato stimato un danno di 23 milioni di euro.