Unione del Nisi. Francesco Repici: “Non abbiamo intenzione di ritirare il ricorso”

Il ricorso al Tar contro l’Unione della Valle del Nisi non verrà ritirato. A dichiararlo è il consigliere di minoranza di Fiumedinisi Francesco Repici – capogruppo della compagine di opposizione che nel 2009 bocciò lo statuto dell’Unione. Dopo l’incontro che si è tenuto lunedì tra le amministrazioni interessate (esclusa Alì), arriva la risposta in merito a una delle due soluzioni avanzate dai presenti ed è negativa. All’incontro che si è tenuto nell’aula consiliare di Nizza di Sicilia il gruppo non era presente: “In tutte le varie riunioni che sono state fatte non siamo stati invitati: non faremo un passo indietro perché le cose non sono cambiate”. Repici si è confrontato con i colleghi di allora -Orazio De Francesco, Tanino Ricca, Nino Maisano- e la decisione è condivisa. Ai motivi che avevano portato a ricorrere al Tar nel 2009 (la collocazione dell’area strategica esecutiva) si aggiungono delle perplessità attuali. L’Unione viene considerata l’ennesimo carrozzone politico, quando già esistono troppi enti comprensoriali, in netto contrasto con l’ottica della spending review.

Francesco Repici lascia trasparire una vaga possibilità di riparlarne, ma la decisione finale appare già presa. “Poteva avere senso una volta”, chiarisce il consigliere di Fiumedinisi che punta il dito contro la decisione assunta a quei tempi di lasciare l’Unione delle Valli Joniche e dei Peloritani per formarne una nuova. Un ritorno al passato potrebbe essere una soluzione? “Perché no – spiega Repici – l’Unione delle Valli Joniche è un organismo consolidato”.

Giusy Briguglio