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Fiumefreddo Giampilieri, da binario morto a ciclovia. La proposta di Bartolotta (Pd)

 MESSINA – “La mobilità verde deve rappresentare il futuro della nostra isola, che attualmente paga un deficit enorme rispetto al resto del paese: in Sicilia, infatti, il totale delle ciclovie ammonta a poco più di 78 chilometri, di cui solo 7, 2 presenti a Messina”. Per Nino Bartolotta, segretario provinciale del Partito democratico, il futuro della Regione può cambiare puntando al Pnrr, Piano nazionale ripresa e resilienza.

Sono numeri molto diversi rispetto alle altre regioni italiane – spiega il candidato del Partito Democratico alle prossime elezioni regionali – se si pensa che al Nord viene registrata una densità media delle piste ciclabili pari a 61 chilometri per 100 chilometri quadrati a fronte dei 4 del Mezzogiorno”.

5 mln di euro del PNRR per le piste ciclabili nel messinese

Ha evidenziato Bartolotta: “Si tratta di una grave carenza infrastrutturale che deve essere sanata al più presto. Il Pnrr rappresenta un’occasione di svolta grazie agli oltre 17 milioni di euro in favore delle città metropolitane siciliane proprio per la realizzazione di nuove piste ciclabili, destinando alla provincia di Messina quasi 5 milioni di euro”.

Le due ruote per la qualità della vita

Un buon progetto per la città di Messina, spiega Bartolotta, è una nuova pista ciclabile, realizzata mediante la riconversione del tratto di ferrovia, prsto dismesso, tra Camaro e Gazzi: “Da ex assessore regionale delle Infrastrutture e alla Mobilità, questo è stato sempre un argomento a me molto caro, sul quale bisogna tenere sempre alta l’attenzione, non solo per il favorevole impatto che l’utilizzo delle due ruote ha sull’ambiente e sulla qualità della vita, ma anche per le ricadute positive sul turismo sostenibile, valorizzando il cosiddetto settore del cicloturismo”.

La mobilità sostenibile

La trasformazione della tratta ferroviaria Giampilieri- Fiumefreddo, che verrà dismessa, è una proposta di Bartolotta sin dai tempi della sua sindacatura a Savoca: “Un intervento non invasivo e realizzabile con l’impiego di risorse economiche non ingenti. Aree come queste devono essere riconvertite in spazi dedicati alla mobilità sostenibile, specie se si considera che, troppo spesso nelle nostre città, non si riescono purtroppo ad individuare spazi adeguati per realizzare piste ciclabili”.