Coronavirus

Florivivaismo: in arrivo bonus da 10 mln. Federfiori: un primo traguardo

Per la prima volta anche il settore del florovivaismo viene inserito nell’ambito dei contributi alle imprese siciliane danneggiate dal lockdown.  Ci sono infatti in arrivo 10 milioni di euro a fondo perduto per il florivivaismo, compresi negozi al dettaglio di fiori e piante.  Soddisfatto del risultato Paolo Tomasello, presidente provinciale di Federfiori-confcommercio di Messina, che si è impegnato affinchè venissero inseriti i negozi al dettaglio nell’ambito del bonus a fondo perduto del comparto.

“A questa parte di comparto- spiega Tomasello- andranno cinque milioni di euro. Ringrazio per l’impegno profuso la capogruppo dei Fratelli d’Italia all’Ars Elvira Amata. Sulla spinta di Rosario Alfino, presidente nazionale di Federfiori – commercio, mi sono battuto per far giungere una boccata di ossigeno a tutti i negozianti del settore, messi in ginocchio dal lockdown e che nei mesi scorsi, hanno pagato un conto salatissimo per aver dovuto mandare al macero gran parte della loro merce”.

L’Unione Europea ha concesso una proroga di due anni sull’attuale programmazione del Psr, il Piano di sviluppo rurale, e di conseguenza la pioggia di fondi economici dovrà essere spesa entro il 2022. Il Pif, Progetto integrato di Filiera, compreso nel Psr, metterà a disposizione 10 milioni di euro per il florovivaismo particolarmente colpito dalla pandemia e per le sue peculiarità, finora sempre penalizzato dai bandi europei.

“Fino ad oggi – continua Tomasello – nessuno aveva mai dato voce ai negozi di fiori. Attività, molte volte sottovalutate anche da noi stessi, ma in grado di donare bellezza e di suscitare le emozioni che scandiscono i momenti più importanti della nostra vita. Forte del sostegno dell’amica Elvira Amata, invito tutta la categoria che rappresento, fioristi e florovivaisti di Messina e provincia a godere di questo immediato beneficio economico nato da una bella sinergia tra cittadini e politica. Inoltre tengo a far presente la necessità di compiere una riflessione sull’importanza di rimanere sempre più uniti in modo di crescere professionalmente e sindacalmente, per affrontare le sfide che la nuova situazione socio economica ci impone”.