Cronaca

Fondazione Lucifero, Scicolone fa ricorso al Tar

Si occuperà il Tribunale Amministrativo Regionale della diatriba sorta tra Franco Scicolone e la Regione Siciliana. Il consigliere, designato dal Sindaco del Comune di Milazzo, pur figurando ancora tra i consiglieri di amministrazione indicati dal sito dello stesso ente fondazionale, insediatisi il 4 marzo di quest’anno, da qualche tempo non risulta essere più convocato alle riunioni dello stesso consiglio d’amministrazione.

Franco Scicolone

Una diminutio in termini di personale per la Fondazione di Contrada Baronia, che dal 1957, per volontà del Barone Giuseppe Lucifero di San Nicolò si occupa di “ fornire assistenza socio-educativa-didattica-culturale-ricreativa-ambientale anche mediante ricovero o istituzione di centri diurni e/o residenziali o colonie estive e/o permanenti, ovvero di altre strutture aperte ai minori che ne abbiano diritto ai sensi della legislazione vigente, con priorità nei confronti di quelli appartenenti a famiglie disagiate e/o meno abbienti e di assistenza a soggetti portatori di handicap” (fonte: Sito Fondazione “Barone Giuseppe Lucifero di S.Nicolò”)

Inoltre l’ente si è visto già privare del suo Presidente, il compianto Avvocato Francesco Maurllo di Condojanni. Scicolone contesta, nel merito, la nota dell’Assessorato Regionale alla Famiglia con cui si chiede al sindaco Pippo Midili di designare un nuovo rappresentante in seno al Cda. Condotta, questa, che il consigliere ritiene priva di ogni fondamento giuridico e che lo ha spinto a rivolgersi all’Avvocato Calogero Leanza del Foro di Messina per ricorrere al Tar.

Calogero Leanza

Il ruolo di componente nominato nel Cda delle Ipab è tecnico-professionale e non è chiamata alla definizione dell’indirizzo politico del Comune. Tant’è che le designazioni degli organi preposti non creano alcun vincolo giuridico con i membri designati, che rappresentano solo ed esclusivamente la Fondazione”, sostiene Franco Scicolone, sottolineando anche che “5 anni fa la posizione dell’Ipab nei confronti di Antonio Nicosia ed Enzo Russo fu diversa dopo l’insediamento del sindaco Formica. Sorprende che in un simile errore possa essere incorso il responsabile della gestione della Fondazione, considerato che la stessa già in passato è risultata destinataria di provvedimento specifico, in occasione della ritenuta decadenza, illegittima, di un membro del Cda da parte del sindaco eletto”.

Vittorio Tumeo