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Fondi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. «Il Comune faccia la sua parte»

Da più di un anno è stato rifinanziato, dopo tanti anni di attesa, il fondo previsto dalla legge 13/1989 per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati e pubblici (edilizia sovvenzionata o convenzionata) dove risiedono persone disabili con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti. Gli esponenti di Rifondazione comunista Antonio Currò e Giada Galletta sollecitano «l’Amministrazione comunale a porre in essere ogni azione necessaria per consentire a tanti nostri concittadini che abitano in alloggi o condomini con barriere architettoniche di poter presentare domanda, vedersi riconosciuto e rispettato un proprio diritto e ricevere in contributo, per superare quelle difficoltà che aggravano l’esistente condizione psicofisica».

«Molti nostri concittadini- scrivono ancora – sono intrappolati nelle loro case e sono imprigionati nelle proprie abitazioni. La legge 13/1989, fortemente innovativa, fu programmata per rispondere fattivamente a serissime difficoltà che tanti portatori di handicap, la maggior parte con redditi bassi, vivevano e vivono quotidianamente nel nostro Paese. È previsto il contributo anche per consentire l’accesso o la visitabilità delle singole porzioni di immobile assegnate specificamente all’inquilino con problemi di deambulazione».

«Con decreto Interministeriale n. 67 del 27.02.2018- sottolineano i due esponenti di Rifondazione Comunista – sono stati assegnati alla Regione Sicilia circa € 4.431.000,00, da erogarsi entro l’anno 2020. Dal 2011 la Regione ha sospeso, per mancanza di fondi, l’accoglimento di domande che pervenivano dai comuni siciliani. Con decreto n. 5896 del 07/06/2018 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è stato autorizzato il pagamento di € 1.969.424,80 relativo agli anni 2017/2018. Circa 1milione di euro di queste risorse saranno impiegate dalla Regione per liquidare tutti i beneficiari inseriti nelle graduatorie 2009- 2010 che non hanno ricevuto alcun contributo economico. Tra questi potrebbero esserci tanti messinesi che presentarono domanda negli anni scorsi».

Ai sensi dell’art. 11 “la domanda deve essere presentata al sindaco del Comune in cui è sito l’immobile e deve contenere la descrizione anche sommaria delle opere, nonché la spesa prevista”.

«Non ci risultano ad oggi – affermano Currò e Galletta – bandi del comune, avvisi o moduli per presentazione domanda alla luce soprattutto del rifinanziamento del fondo e della ripartizione di nuove risorse per la Regione Sicilia». Da qui la richiesta all’Amministrazione De Luca di attivarsi affinché i cittadini possano beneficiare del contributo.