Contributi asili nido, Messina perde 80 mila euro per aver presentato il progetto in ritardo

Istanza pervenuta fuori termine”. Con questa motivazione Messina deve rinunciare alla possibilità di ottenere un finanziamento di 80 mila euro dalla Regione che poteva aiutare ad abbassare le rette che le famiglie messinesi pagano per mandare i propri figli negli asili comunali. Un’opportunità che svanisce nel nulla perché l’assessorato retto da Nino Mantineo e gli uffici dei servizi sociali non hanno inviato entro lo scorso 30 gennaio tutta la documentazione necessaria per rientrare in graduatoria e ottenere il finanziamento. 80 mila euro che avrebbero potuto rappresentare una buona opportunità per il Dipartimento servizi sociali e per le tante famiglie che avrebbero beneficiato di uno sconto sulle rette mensili. L’ennesimo scivolone in un settore che continua a fare acqua da tutte le parti, anche quando si tratta di fondi che, considerata la condizione economica di Palazzo Zanca, di certo non si dovrebbero perdere solo perché non si riescono a rispettare i termini per la presentazione di un’istanza e di un progetto.

L’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro aveva bandito l’avviso pubblico nello scorso mese di ottobre, dando la possibilità a tutti i Comuni siciliani di presentare domande per la concessione di contributi per l’adeguamento di asili nido o micro nidi comunali e per il sostegno ai costi di gestione del servizio di asilo nido o micro nido comunale finalizzato alla riduzione delle rette a carico delle famiglie dei bambini iscritti. Un’iniziativa finanziata con fondi Cipe che però evidentemente a Palazzo Zanca non interessava troppo.

Ogni comune poteva presentare una sola istanza di contributi e per una sola delle due tipologie di finanziamento, per Messina però, come anche per Catania e Palermo, c’era la possibilità di proporre due domande per tipologia di intervento, quindi anche per quella eventualmente destinata a finanziare interventi strutturali. E invece, scorrendo la graduatoria approvata lo scorso 1 aprile dal Dipartimento regionale, si scopre che il Comune di Messina aveva deciso di non tentare neanche di intercettare contributi su questo versante, puntando tutto sull’unica istanza presentata per ottenere gli 80 mila euro per la tipologia di intervento B, dunque quella per il sostegno delle spese di gestione a carico dei comuni finalizzato alla riduzione delle rette a carico delle famiglie dei bambini iscritti. Ma anche quest’unica domanda è arrivata a Palermo oltre il termine consentito. E dunque addio all’opportunità di avere in cassa 80 mila euro in più a disposizione dei servizi sociali.

Sono invece salvi i 105 mila euro per la realizzazione di un asilo o micro asilo aziendale da realizzare a Palazzo Zanca, risorse che si riferiscono al secondo e terzo anno di gestione del programma di contributi del 2010.

Non è andata così male invece ad alcuni comuni della provincia che invece sono rientrati in graduatoria e presto avranno nuove risorse economiche da investire in servizi dedicati all’infanzia. Sant’Agata Militello porta a casa 80 mila euro proprio per ridurre le rette a carico delle famiglie. Per gli adeguamenti strutturali degli asili hanno invece ottenuto risorse i comuni di Barcellona e Capo D’Orlando che centrano l’obiettivo degli 80 mila euro.

Un obiettivo che il Comune di Messina ha mancato clamorosamente. E non perché non ci fossero i requisiti necessari o perché il progetto non fosse idoneo, ma solo per un ritardo che significa perdere un’opportunità.

Francesca Stornante